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Scoperte
19 Luglio 2025 - 07:40
Un inaspettato ritorno al passato si è verificato a Crescentino. Durante i lavori di riqualificazione urbana in via Tino Dappiano, gli operai hanno scoperto resti archeologici: un tratto di strada antica e le mura di un edificio, tracce di un’epoca medievale rimasta nascosta sotto terra per secoli.
Il ritrovamento ha subito coinvolto la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Vercelli, che ha affidato l’indagine a un archeologo esperto. Si tratta di una scoperta significativa, che si collega ad altre indagini svolte nella zona, come le ricerche a San Genaurio, dove studi coordinati dalla professoressa Eleonora Destefanis e convegni internazionali hanno già svelato importanti capitoli della storia locale.
Il sindaco Ferrero ha espresso grande entusiasmo: «Quello che è emerso è con ogni probabilità il profilo dell’antica chiesa di Crescentino, risalente alla fine del Medioevo. Un edificio che ha subito vari rimaneggiamenti nel tempo». Ha poi ricordato che l’attuale archivio storico sorge dove un tempo si trovava il Convento dei Padri Filippi, esteso fino all’attuale ufficio postale.
Per valorizzare la scoperta, il Comune ha organizzato una visita guidata in occasione della Notte Bianca, sabato 19 luglio alle ore 18.30, proprio in via Dappiano. «Sarà un’occasione per coinvolgere la cittadinanza e raccontare la storia emersa dal sottosuolo», ha spiegato Ferrero.
Al termine dei lavori, verranno installati uno o due pannelli permanenti per ricordare il significato della scoperta. Il sindaco ha inoltre precisato che l’intervento è stato autorizzato dalla Soprintendenza sin dall’inizio e si svolge sotto la sorveglianza di un archeologo: «Siamo molto soddisfatti di questi nuovi ritrovamenti», ha commentato.
Per motivi di sicurezza e viabilità, i reperti non resteranno visibili: verranno ricoperti come previsto, affinché la strada possa tornare alla sua funzione. Tuttavia, la loro esistenza sarà raccontata e valorizzata attraverso la documentazione storica e i pannelli informativi.
Dal fronte politico, il capogruppo di minoranza, Salvatore Sellaro, ha chiesto trasparenza: «Il Comune sosterrà una spesa di 3.000 euro per l’intervento dell’archeologo», ha ricordato. E ha aggiunto: «È doveroso chiarire se questi ritrovamenti comporteranno ritardi nei lavori, che già stanno causando disagi a residenti e commercianti. La situazione deve essere comunicata con chiarezza alla popolazione».
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