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il disegno di legge

Coltivaitalia, un miliardo per l’agricoltura: via al piano triennale del governo

Olivicoltura, cereali per mangimi e allevamento al centro della strategia. Sostegno alle imprese giovanili, terre gratis per dieci anni e fondi per la ricerca

Coltivaitalia, un miliardo per l’agricoltura: via al piano triennale del governo

Un miliardo di euro per rilanciare l’agricoltura italiana: è quanto prevede Coltivaitalia, il disegno di legge collegato alla Finanziaria che il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida presenterà oggi, 24 luglio. Il piano, articolato su tre anni dal 2026 al 2028, punta a rafforzare alcuni settori chiave della filiera agroalimentare, partendo da un presupposto: rafforzare la sovranità alimentare del Paese.

Il progetto si fonda su tre pilastri principali, a cui verranno destinate quote uguali del finanziamento: il settore olivicolo, la produzione di cereali e proteine vegetali per la mangimistica, e l’allevamento. L’obiettivo è ridurre la dipendenza italiana da importazioni e ricostruire la capacità produttiva interna.

Il comparto olivicolo sarà uno dei principali beneficiari del piano. Come ha ricordato il sottosegretario Patrizio La Pietra nei giorni scorsi, l’Italia esporta più olio di quanto ne produce ed è costretta a importarne per coprire la domanda interna. Coltivaitalia prevede quindi interventi a sostegno della filiera in tutte le sue componenti, anche nelle aree colpite da fitopatie come la Puglia.

Anche il settore mangimistico riceverà un impulso importante. Dopo la creazione nel 2023 del Fondo per la sovranità alimentare (25 milioni annui), il nuovo piano punta a rafforzare la produzione nazionale di soia e legumi destinati all’alimentazione animale, con l’intento di ridurre le importazioni e rafforzare l’intera filiera.

Il terzo pilastro è quello dell’allevamento, oggi ancora fortemente dipendente da capi importati. Il governo punta a una maggiore autosufficienza, in linea con l’impostazione strategica della sovranità alimentare.

Una parte rilevante del pacchetto (oltre 100 milioni di euro)sarà destinata al ricambio generazionale. Il piano prevede incentivi per le imprese agricole guidate da under 40, accesso facilitato al credito e un’operazione simbolica e concreta: oltre 8mila ettari di terreni saranno assegnati in comodato d’uso gratuito per dieci anni. La fetta più ampia del miliardo stanziato andrà a rafforzare i contratti di filiera, considerati strumenti essenziali per una programmazione stabile e una maggiore equità tra i diversi anelli della produzione agricola.

Nei 20 articoli del disegno di legge trovano spazio anche la semplificazione burocratica, l’obbligo di etichettatura trasparente sull’origine degli oli miscelati e la creazione di una banca dati dei terreni silenti, per favorire il ritorno alla produttività di aree agricole abbandonate. Infine, 13,5 milioni di euro saranno destinati alla ricerca: dallo sviluppo genetico delle colture all’agromeccanica di precisione, fino all’assunzione di personale qualificato per gestire l’innovazione.

Con Coltivaitalia l'obiettivo è tornare a investire in modo massiccio sul futuro dell’agricoltura italiana. Un intervento che, secondo gli uffici del ministero, non si vedeva dal 1977. Il disegno di legge arriva a pochi giorni dalla proposta di bilancio europeo 2028-2034, che prevede tagli consistenti alla Politica agricola comune (Pac), con una possibile perdita di 8 miliardi di euro per l’Italia. Il governo tenta così di compensare, con risorse proprie, una riduzione che avrebbe effetti pesanti sull’intero settore primario.

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