Cerca

ECONOMIA & AGRICOLTURA

Vendemmia 2025: cantine piene ma il vino non si vende. Cosa sta succedendo ?

Giacenze in aumento rispetto al 2024 e vasche al limite: i numeri ufficiali che preoccupano il settore alla vigilia della raccolta

Vendemmia 2025: cantine piene ma il vino non si vende. Cosa sta succedendo ?

Le cantine italiane sono piene, ma il vino non si muove. È questo, in sintesi, il quadro che emerge dal report di luglio “Cantina Italia”, pubblicato dall’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari), aggiornato al 30 giugno 2025.

Secondo i dati, le giacenze di vino nei depositi italiani ammontano a 43,6 milioni di ettolitri, in lieve calo rispetto al mese precedente (-6,4%, pari a 2,98 milioni di ettolitri), ma ancora superiori dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. A questa quantità si sommano ulteriori 2,7 milioni di ettolitri di mosti e quasi 64.000 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione.

Il Nord fa da padrone, con il 58,1% delle giacenze complessive concentrate nelle regioni settentrionali, e il Veneto in testa come principale polo di stoccaggio. Dal punto di vista qualitativo, il 55,7% del vino attualmente in giacenza è classificato come DOP (Denominazione di Origine Protetta), mentre un ulteriore 25,7% rientra nella categoria IGP (Indicazione Geografica Protetta). Percentuali che confermano l’elevata qualità del prodotto italiano, ma che allo stesso tempo mettono in luce una dinamica di mercato rallentata.

L’arrivo della vendemmia 2025, ormai imminente, acuisce la preoccupazione tra produttori e operatori del settore: con vasche già piene e giacenze che non accennano a scendere, il rischio concreto è quello di una sovrapproduzione difficile da collocare. Un campanello d’allarme che impone riflessioni urgenti su politiche di promozione, export e gestione delle scorte. Il vino italiano, da sempre vanto del made in Italy, si trova oggi davanti a una sfida strategica: valorizzare senza accumulare, per non rischiare di vedere la qualità penalizzata da un mercato fermo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.