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31 Luglio 2025 - 15:15
La relazione affettiva tra esseri umani e animali domestici è oggi più forte che mai. Cani e gatti, spesso considerati veri e propri membri della famiglia, ci accompagnano per tutta la vita. Ma cosa accade dopo la morte? È possibile che animali e padroni vengano sepolti insieme? In Italia, la risposta è: dipende. La normativa varia da regione a regione e da comune a comune, ma alcune aperture importanti ci sono già.
Ad oggi, in Italia, alcune regioni hanno già approvato o stanno valutando leggi che consentono la sepoltura di animali domestici insieme ai loro proprietari. Ecco le aree interessate:
Lombardia
Emilia-Romagna
Piemonte
Puglia
Sardegna
Liguria
Abruzzo
Friuli-Venezia Giulia
Veneto, Toscana e Calabria
È sempre necessaria l'autorizzazione delle autorità locali e, in caso di decesso, la volontà deve essere espressa tramite testamento o confermata dagli eredi.
Chi perde un animale domestico può scegliere tra quattro principali possibilità:
Cremazione
Sepoltura in cimiteri per animali
Sepoltura congiunta con il padrone
Sepoltura su terreno privato
È la soluzione più comune e si suddivide in:
Cremazione collettiva: più animali insieme, senza restituzione delle ceneri.
Cremazione separata: ceneri distinte, restituite ai proprietari.
Cremazione individuale: solo l’animale defunto, con possibilità di urna personalizzata.
In undici regioni italiane esistono veri cimiteri dedicati agli animali. Alcuni esempi:
Milano, Pavia (Lombardia)
Roma, Viterbo (Lazio)
Bologna, Parma (Emilia-Romagna)
Napoli, Maddaloni (Campania)
Padova, Verona (Veneto)
Questi spazi garantiscono un ambiente curato e rispettoso, con lapidi, fiori e visite.
Per poter riposare accanto al proprio animale, la normativa richiede:
Testamento che esprima chiaramente la volontà del defunto.
Cremazione obbligatoria dell’animale.
Urna separata, da inserire nella tomba del proprietario.
Al momento, non è consentito inserire sulla lapide nome, foto o date dell’animale.
Se si desidera seppellire un animale in un giardino di proprietà, sono richiesti alcuni requisiti fondamentali:
Il terreno deve appartenere al padrone.
Non devono esserci fognature o impianti sotterranei.
L’animale non deve essere morto per malattia infettiva.
La buca deve essere profonda almeno 1,5 metri, con strati di calce viva o cemento.
Il corpo va avvolto in un telo biodegradabile, mai in plastica.
Ci sono divieti precisi:
Terreni pubblici o demaniali
Materiali plastici o non conformi
Fosse poco profonde o senza adeguata copertura
In caso di infrazione, le sanzioni possono raggiungere i 70.000 euro.
Contattare un veterinario per ottenere il certificato di morte.
Comunicare il decesso all’ASL entro 15 giorni.
Richiedere la cancellazione dall’Anagrafe Canina.
Il certificato è consigliato.
Se non registrato, non è obbligatorio comunicarne il decesso.
In alcuni casi, sì. Serve:
Il permesso dell’amministratore o dell’assemblea.
Rispetto delle norme sanitarie.
Scelta di un’area comune che non crei disagio ai vicini.
Meglio fornire documentazione veterinaria e agire con trasparenza per evitare conflitti. Che sia in un giardino privato, in un cimitero dedicato o accanto a noi, ogni scelta deve rispettare le norme ma anche la dignità di un rapporto speciale.
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