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Il fatto
05 Agosto 2025 - 15:45
Foto di repertorio
Un bottino da quasi 50mila euro tra alcolici e generi alimentari. La banda, esperta di furti nelle grandi catene dei supermercati, era capace di sottrarre ogni giorno merce per oltre 2.000 euro ma, grazie all'intervento della squadra mobile della questura di Novara, è stata smantellata. Su disposizione della Procura, la polizia ha eseguito perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di quattro individui, che sono stati accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato ai danni del centro di distribuzione Esselunga di Biandrate.
L’indagine ha preso il via da una segnalazione del responsabile della sicurezza del sito. Da lì, gli inquirenti hanno ricostruito un sistema quotidiano e meticoloso: due carrellisti e un capoturno, dipendenti di una ditta di logistica operante per Esselunga, prelevavano bancali di merce durante il turno mattutino. I prodotti – spesso di pregio – venivano poi caricati su un furgone apparentemente innocuo, quello di un lavoratore di una ditta di distributori automatici, che li portava fuori nascondendoli tra le dotazioni professionali.
Una volta fuori dal magazzino, il contenuto veniva diviso: una parte finiva nelle mani dei complici, l’altra restava al trasportatore. Le successive perquisizioni a Novara e Rho (Milano) hanno permesso di rinvenire e sequestrare tutta la refurtiva, accuratamente conservata nelle abitazioni degli indagati.
Secondo quanto ricostruito, l’attività illecita sarebbe andata avanti almeno dal settembre 2023. Il giro d'affari, costante e ben organizzato, avrebbe permesso al gruppo di mettere le mani su un flusso continuo di articoli, rivenduti poi sul mercato parallelo.
Nel registro degli indagati è finita anche la moglie di uno dei carrellisti, accusata di aver aiutato il marito a custodire e gestire la merce all’interno dell’abitazione.
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