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ANIMALI

È tornata a camminare con una zampa sola: la storia di Nala, salvata da laser e ozono terapia

La gattina di Pino Torinese curata all’Ospedale veterinario Anubi di Moncalieri dopo un grave incidente. Il racconto in occasione della Giornata Internazionale del Gatto

È tornata a camminare con una zampa sola: la storia di Nala, salvata da laser e ozono terapia

Aveva perso una zampa e rischiava anche l’altra. Invece Nala, gattina di sei anni di Pino Torinese, oggi cammina di nuovo. E non è un miracolo, ma il frutto di una medicina veterinaria che evolve, e che in certi casi riesce a ricucire ciò che sembrava perso. Letteralmente.

A restituirle una vita (quasi) normale è stato l’ospedale veterinario Anubi del Gruppo Ca’ Zampa, a Moncalieri: qui Nala è stata curata dopo un brutto incidente, con un approccio innovativo che ha unito laser terapia e ozonoterapia – metodi più comuni nella medicina umana, ma ancora pionieristici per gli animali. 

Quando Nala è arrivata in clinica a fine maggio, le sue condizioni erano gravi: ferite profonde agli arti anteriori, probabilmente per un investimento. La situazione più critica riguardava la zampa anteriore destra, che i medici hanno dovuto amputare già nelle prime 24 ore. Ma l’arto sinistro era in forse: profondamente lesionato, con necrosi avanzata e circolazione compromessa. «Abbiamo scelto di tentare una via conservativa», spiega il dottor Michele Massoni, direttore sanitario dell’ospedale Anubi. L’obiettivo era salvare almeno una delle due zampe anteriori.

La strategia? Un trattamento combinato che includesse laser terapia, ozono terapia, medicazioni quotidiane, rimozione dei tessuti necrotici e applicazione di miele medicale. Nel dettaglio, i medici hanno applicato una laser terapia a bassa intensità per stimolare la microcircolazione, ridurre infiammazione e dolore, e favorire la rigenerazione dei tessuti. In parallelo, l’ozonoterapia locale ha offerto un’azione antibatterica e rigenerativa, accelerando la cicatrizzazione. Il risultato è stato sorprendente: Nala ha iniziato a reagire già dopo pochi giorni, mostrando di poter appoggiare la zampa rimasta.

Una risposta incoraggiante che ha convinto i veterinari a procedere con un ulteriore intervento chirurgico: un lembo di cute è stato prelevato da un’altra parte del corpo e trapiantato sull’area lesionata. Ancora una volta, il laser ha aiutato a rendere la guarigione più rapida. Il decorso è stato quasi un caso scuola. «Grazie alla capacità rigenerativa del laser, in associazione alla potenza dell’ozono – sottolinea Massoni – il tessuto di granulazione ha completato il suo sviluppo. Alla fine, la cicatrizzazione è avvenuta senza dover ricorrere a complesse plastiche cutanee». Ora Nala cammina, gioca e si muove, con l’agilità che nonostante tutto conserva.

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