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l'anniversario
14 Agosto 2025 - 09:35
Un minuto di silenzio alle 11:36, il suono delle sirene nel porto e le campane della città. Genova si ferma oggi, 14 agosto, per ricordare le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, avvenuto sette anni fa. Per la prima volta, la cerimonia ufficiale si tiene al Memoriale 14.08.2018, costruito sotto le campate del nuovo ponte San Giorgio, sul versante est del torrente Polcevera.
Il disastro, avvenuto nel cuore dell’estate del 2018, fu uno dei momenti più drammatici della storia recente italiana: alle 11:36 di quel giorno il pilone 9 del viadotto Morandi crollò su sé stesso, trascinando nel vuoto mezzi, persone e intere famiglie. Oltre ai 43 morti, si contarono decine di feriti e circa 600 sfollati. L’area fu dichiarata zona rossa. A sette anni da allora, restano ancora aperti due processi, tra cui quello centrale, volto ad accertare le responsabilità per la mancata manutenzione. La conclusione del primo grado potrebbe arrivare nei prossimi mesi.
“Sono giorni sospesi nel ricordo”, ha detto Egle Possetti, portavoce del Comitato parenti delle vittime, aggiungendo: “Proseguiremo a battagliare per sviscerare questa vicenda. E continueremo a curarci del Memoriale”.
La cerimonia si è aperta alle 9 con una Messa nella chiesa di San Bartolomeo della Certosa, celebrata dall’arcivescovo Marco Tasca. Poi il trasferimento al Memoriale, dove alle autorità e ai familiari delle vittime si sono uniti artisti, rappresentanti religiosi e cittadini. Sotto la grande stele con i nomi incisi dei 43 morti, corone di fiori e un minuto di silenzio alle 11.36. A seguire, gli interventi delle istituzioni: la sindaca Silvia Salis, il presidente di Regione Marco Bucci, il viceministro Edoardo Rixi (in rappresentanza del governo), l’imam Salah Hussein, l’arcivescovo Tasca e la stessa Possetti. A chiudere la cerimonia,un secondo momento musicale dedicato alle famiglie.
La commemorazione di quest’anno segna un passaggio simbolico: è la prima volta che l’evento viene ospitato nel Parco del Polcevera, all’interno del più ampio progetto urbanistico del Cerchio Rosso, un’area che abbraccia ciò che resta della zona maggiormente colpita dal crollo e che cerca oggi di ricostruire anche la memoria collettiva.
Nel frattempo, i riflettori restano puntati sul fronte giudiziario. Dopo l’apertura dell’inchiesta, che coinvolse inizialmente 20 persone e la società Autostrade, le accuse sono pesanti: omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato alla sicurezza dei trasporti. Il primo impalcato del nuovo ponte è stato posato nell’ottobre del 2019, con la supervisione gratuita dell’architetto genovese Renzo Piano. Il ponte San Giorgio, simbolo della rinascita, è stato inaugurato il 3 agosto 2020.
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