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Salute
19 Agosto 2025 - 13:05
Le punture di insetti come quelle di api, vespe e calabroni sono molto comuni, specialmente durante l’estate. Nella maggior parte dei casi, provocano solo fastidio e dolore temporaneo, con sintomi che tendono a sparire nell’arco di poche ore o giorni. Tuttavia, in alcune circostanze, possono verificarsi infezioni o reazioni allergiche gravi, come lo shock anafilattico, che possono mettere a rischio la vita della persona colpita.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è fondamentale seguire alcuni passaggi:
Rimuovere subito il pungiglione dell’insetto o, in caso di zecca, estrarre completamente il parassita con pinzette a punta fine.
Lavare l’area colpita con acqua e sapone.
Applicare ghiaccio, acqua fredda o fazzoletti bagnati sulla puntura per almeno 10 minuti per ridurre gonfiore e prurito, evitando di grattare o strofinare.
Evitare rimedi casalinghi o “tradizionali” come aceto o bicarbonato, per ridurre il rischio di infezione.
Consultare farmacia o medico per prodotti indicati contro dolore, gonfiore e prurito.
È necessario contattare il medico se dopo 2-3 giorni:
I sintomi non migliorano o peggiorano.
L’area attorno alla puntura diventa più gonfia, dolorosa o mostra pus o arrossamento.
È fondamentale chiamare subito il 118 o recarsi al pronto soccorso se compaiono segni di reazione grave, tra cui:
Difficoltà respiratoria
Gonfiore di viso, bocca o gola
Nausea o vomito
Tachicardia, capogiri o debolezza
Problemi a ingoiare o perdita di coscienza
Esperti raccomandano di mantenere sempre la calma e rispettare la distanza dagli alveari. Le api, infatti, raramente attaccano se non disturbate.
Inoltre, piante come menta e assenzio possono contribuire a tenere lontani gli insetti da balconi e giardini.
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