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Nella pensione di settembre aumenti e trattenute

Il mese porterà rimborsi fiscali per alcuni pensionati, ma anche il recupero graduale dei bonus indebiti erogati nel 2022. Ecco come controllare il cedolino e le scadenze da ricordare

Nella pensione di settembre aumenti e trattenute

A partire da lunedì 1° settembre 2025, l’INPS inizierà ad accreditare le pensioni del mese, con alcune novità importanti che riguardano sia gli importi che le modalità di pagamento. Il cedolino pensione è già consultabile online attraverso l’area riservata “MyInps”, accessibile tramite SPID, CIE o CNS. Come sempre, occorre distinguere tra chi riceverà la pensione tramite accredito su conto corrente o carta con IBAN e chi invece si recherà a ritirarla in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane, secondo un calendario scaglionato per ordine alfabetico.

Per chi ha scelto l’accredito, il pagamento sarà disponibile già dal 1° settembre. Chi invece preferisce il contante dovrà rispettare una turnazione settimanale in base alla lettera iniziale del cognome. Si segnala che, per le pensioni superiori a 1.000 euro mensili, la normativa impone l’obbligo di accredito su un conto bancario o postale: in questi casi, non è più consentito il prelievo in contanti. Chi dovesse superare tale soglia per la prima volta nel mese di settembre dovrà comunicare tempestivamente l’IBAN all’INPS per regolarizzare la posizione.

A settembre molti pensionati noteranno un aumento dell’importo percepito. Questo grazie al rimborso Irpef previsto per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi 730/2025, indicando l’INPS come sostituto d’imposta e risultando a credito Irpef. In questi casi, l’Istituto provvede ad accreditare in un’unica soluzione la somma spettante, ma solo a condizione che la dichiarazione sia stata trasmessa entro il 30 giugno. Chi ha invece scelto di presentare il 730 entro il termine ultimo del 30 settembre, riceverà il rimborso in un secondo momento, probabilmente tra ottobre e novembre.

Non tutte le notizie sono positive. A partire da luglio, e per tutta la mensilità di settembre, l’INPS ha avviato il recupero delle somme indebitamente percepite sotto forma di bonus una tantum da 200 e 150 euro, erogati nel 2022 durante la fase più critica della crisi energetica e inflattiva. A seguito di controlli, in diversi casi è emerso che i beneficiari non avevano diritto a tali indennità. Per questo, l’ente ha attivato una procedura di restituzione graduale, attraverso una trattenuta mensile di 50 euro, fino a coprire l’intero importo da rimborsare, che in molti casi ammonta a 350 euro complessivi.

Per avere una visione chiara della propria situazione, ogni pensionato può accedere al cedolino di settembre tramite l’area riservata del portale INPS. Dopo l’accesso con credenziali valide, è possibile cercare la voce “cedolino pensione” e cliccare su “verifica pagamenti”. Oltre all’importo netto e all’eventuale voce “Rimborso da 730”, è utile controllare la presenza di detrazioni fiscali corrette, eventuali conguagli a debito, arretrati o altri bonus residuali.

Il mese di settembre si presenta dunque con una doppia faccia per i pensionati italiani: da un lato, la possibilità di recuperare somme a credito tramite il rimborso fiscale; dall’altro, l’inizio delle restituzioni forzate di indennità percepite in passato senza titolo. Una situazione che sottolinea ancora una volta l’importanza di monitorare costantemente la documentazione previdenziale e di verificare ogni variazione direttamente sul cedolino mensile.

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