l'editoriale
Cerca
migrazione
24 Agosto 2025 - 08:00
Nel cuore dell’estate 2025, una vera e propria migrazione di massa nel nord Italia ha catturato lo sguardo di cittadini e scienziati. Si tratta di Anax ephippiger, un'affascinante specie di libellula lunga fino a 7 centimetri, con il corpo bruno-giallastro e un’elegante macchia azzurra sull’addome (nei maschi). Sono completamente innocue per l’uomo, ma rappresentano una vera minaccia per le odiate zanzare tigre.
La loro presenza è tutt’altro che negativa: queste libellule, infatti, si nutrono di insetti, zanzare comprese. Per quanto temporaneo, il loro passaggio rappresenta una difesa naturale contro le punture estive, tanto da essere accolto con entusiasmo da chi ormai combatte ogni sera con spray e zampironi.
Ma il fenomeno desta anche curiosità scientifica. Non è la prima volta che questi insetti attraversano la Val Padana, ma mai prima d’ora con una tale intensità. E non si sa esattamente da dove partano, né dove siano dirette.
A guidare la ricerca è Giacomo Assandri, zoologo dell’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con colleghi europei. Lo studio è ambizioso: capire le rotte migratorie di queste libellule, e i motivi che le spingono a scegliere proprio questa zona d’Italia. "Quando sono andato a Rivalta, ho contato 40.000 esemplari in una sola sera", racconta. Un numero impressionante e, con ogni probabilità, sottostimato. Secondo Assandri, la ragione di questo passaggio potrebbe essere legata non tanto alla crisi climatica, quanto alla presenza delle risaie del vercellese e del pavese, perfette per la riproduzione grazie all’acqua calda e poco profonda.
Il fenomeno, per quanto spettacolare, non è nuovo: già nell’Ottocento venivano documentati “sciami di insetti appartenenti al genere Anax”. Ma solo oggi la scienza sta cercando davvero di decifrarne i segreti. Come gli uccelli rapaci, le libellule attraversano le Alpi, approfittando dei valichi come la Valle Po o la Valle Stura di Demonte, per poi perdersi verso sud.
Per portare avanti la ricerca, Assandri e il suo team hanno bisogno anche dei cittadini. “Chi vede una libellula, o un milione, la fotografi”, è l’invito. E poi carichi l’avvistamento su portali di citizen science come iNaturalist o Orintho. Incrociando questi dati con l’analisi isotopica delle ali – una tecnica usata all’Università di Exeter – sarà forse possibile ricostruire le rotte migratorie e, chissà, anticiparle in futuro.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..