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Salute

Terzo caso di SEU nei bambini: allertate le autorità sanitarie

Raccomandata massima attenzione all’alimentazione dei più piccoli

Terzo caso di SEU nei bambini a Padova: allertate le autorità sanitarie

A Padova è stato confermato il terzo caso di Sindrome Emolitico-Uremica (SEU), una situazione che desta particolare allarme tra le famiglie. L’Ulss 1 Dolomiti invita i genitori a prestare la massima attenzione all’alimentazione dei bambini, soprattutto dei più piccoli, perché la malattia può avere conseguenze gravi e, nei casi più severi, risultare letale nei bambini al di sotto dei cinque anni.

La Sindrome Emolitico-Uremica è una patologia acuta rara e rappresenta la principale causa di insufficienza renale nei bambini, in particolare nei primi anni di vita. La malattia compare generalmente dopo un’infezione intestinale di origine alimentare, spesso legata al consumo di latte crudo o carne poco cotta. L’infezione è causata da ceppi di Escherichia coli che producono la tossina Shiga, capace di provocare la formazione di coaguli che possono ostacolare il flusso sanguigno verso organi vitali come reni, cuore e cervello.

«La SEU è estremamente rara. Vedere tre casi in pochi mesi nella provincia di Belluno è un evento eccezionale. In tutta la mia carriera non ne ho mai incontrato uno», spiega il dottor Enzo Bozza, medico di base della zona, intervistato dal Gazzettino.

A livello nazionale, i casi rimangono contenuti: meno di 100 ogni anno, con un’incidenza dello 0,0001% della popolazione. Tra i bambini, tuttavia, il rischio è più elevato. Secondo il registro italiano della SEU, curato dall’Istituto Superiore di Sanità, tra aprile 2024 e marzo 2025 sono stati segnalati in Italia 61 casi, tutti in età pediatrica. Le regioni più colpite sono state la Puglia (8 casi), la Lombardia e il Piemonte (7 casi ciascuna), mentre Belluno con 3 casi rappresenta un’incidenza particolarmente alta.

La SEU può essere mortale e costituisce la principale causa di trapianto renale nei bambini sotto i cinque anni. Per questo motivo, l’Ulss 1 Dolomiti rinnova l’invito ai genitori a seguire alcune precauzioni fondamentali: cuocere accuratamente i cibi destinati ai bambini, preferire latte pastorizzato o a lunga conservazione, lavare con cura frutta e verdura, conservare correttamente gli alimenti e rispettarne le scadenze.

La prevenzione rimane, quindi, l’arma più efficace contro questa rara ma pericolosa malattia.

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