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Cerca lavoro, ma attenzione: come riconoscere le truffe

I trucchi dei truffatori che usano l'intelligenza artificiale per creare annunci ingannevoli

Cerca lavoro, ma attenzione: come riconoscere le truffe

Con la fine dell'estate, il mercato del lavoro si risveglia. Settembre è tradizionalmente il mese d'oro per le assunzioni, con una ripresa significativa che, secondo LinkedIn, vede i dati francesi impennarsi del 113%, seguiti da Regno Unito (+44%) e Paesi Bassi (+65%). Ma se il ritorno alla routine riaccende la speranza di una nuova carriera, si riaccendono anche le sirene dei pericoli online. Le piattaforme professionali come LinkedIn e Indeed mettono in guardia da un crescente fenomeno: le truffe mascherate da offerte di lavoro.

La nuova ondata di raggiri è sempre più sofisticata e sfrutta anche l'intelligenza artificiale per creare annunci ingannevoli e invogliare i candidati a uscire dalle piattaforme sicure. Spesso queste comunicazioni provengono da profili sconosciuti e invitano a continuare la conversazione su app di messaggistica non professionali, un campanello d'allarme da non sottovalutare.

Per evitare di cadere nella rete dei truffatori, è fondamentale imparare a riconoscere gli indizi che un'offerta di lavoro non è quello che sembra.

  • Requisiti troppo vaghi: gli annunci di lavoro legittimi sono precisi. Se una posizione richiede solo competenze generiche, come "saper usare un computer" o "essere maggiorenni", è probabile che l'obiettivo non sia trovare un candidato, ma raccogliere dati personali. Gli annunci seri cercano sempre competenze ed esperienze specifiche.

  • Stipendi esagerati: quando un'offerta entry-level promette una retribuzione incredibilmente alta, come 75.000 dollari, ovvero 64.740 euro, per 15-20 ore di lavoro settimanale, la regola d'oro è che se è troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è. Un compenso fuori mercato, unito a una flessibilità totale di orario e luogo, è un chiaro segnale di allerta.

  • Assenza di contatti: Gli annunci genuini forniscono sempre un modo per contattare l'azienda o il recruiter. Se mancano nome, cognome, indirizzo email aziendale o riferimenti a dipendenti su LinkedIn, il sospetto è più che lecito.

  • Richieste immediate e insolite: Se ricevi un'offerta di lavoro "immediata" senza aver superato un processo di selezione, diffida. Inoltre, un recruiter che ti contatta direttamente su LinkedIn dovrebbe avere un badge di verifica e un profilo attivo con foto, follower e post pubblici. Diffida sempre di chi chiede di chattare al di fuori della piattaforma e, soprattutto, non fornire mai informazioni personali sensibili come il numero di previdenza sociale, di passaporto o i dati del conto bancario.

La prudenza è la migliore alleata. Prima di candidarsi, è sempre consigliabile fare una ricerca approfondita sull'azienda, visitando il suo sito ufficiale e verificando l'indirizzo e i profili dei dipendenti su LinkedIn.

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