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AMBIENTE

Siccità in montagna, il pressing di Confagricoltura Cuneo per salvare gli alpeggi

La mancanza di foraggio costringe gli allevatori al rientro anticipato, rischiando di perdere i premi della PAC

Siccità in montagna, il pressing di Confagricoltura Cuneo per salvare gli alpeggi

La prolungata siccità e le alte temperature di questa estate stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti di montagna. Confagricoltura Cuneo ha avviato un confronto serrato con i propri associati e con la Regione per affrontare l'emergenza, che sta costringendo i malgari a considerare un rientro anticipato a valle.

La mancanza di foraggio e, in alcuni casi, di acqua, rende sempre più difficile la permanenza dei capi di bestiame negli alpeggi più alti. Questa situazione, spiega l'organizzazione, sta compromettendo il benessere animale, con pascoli che si sono seccati rapidamente, causando difficoltà e infortuni tra le mandrie.

Il presidente Enrico Allasia ha sottolineato che la situazione in molte aree è grave e che gli imprenditori stanno già subendo pesanti conseguenze economiche. Ha poi aggiunto che, a suo parere, sarebbe opportuno un intervento normativo che riconosca la siccità come causa di forza maggiore. Un provvedimento di questo tipo autorizzerebbe la cosiddetta "demonticazione anticipata" senza che le aziende subiscano penalizzazioni, come la perdita dei premi della Pac e degli aiuti Csr, che rischiano di sfumare con il rientro prematuro a valle.

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