Cerca

L'editoriale

Quando la politica (e la Sanità) bacia la pantofola ai poteri forti

Tra interviste, foto in corsia e paragoni con Schael, il nuovo direttore generale Livio Tranchida è atteso alla prova dei fatti

Quando la politica (e la Sanità) bacia la pantofola ai poteri forti

Livio Tranchida in visita al reparto di Urologia

Livio Tranchida non farà la fine di Schael. Dopo aver indetto per ieri una conferenza stampa, l’ha preceduta con un’intervista esclusiva al giornale degli Elkann. Ovviamente libero, Tranchida, di scegliere la testata giornalistica che preferisce, ma eviti, per favore, di riproporre la stessa ciccia due giorni dopo a tutti gli altri. Insomma il nuovo direttore generale la pantofola l’ha baciata. Se da un lato cerca la sponda dei poteri forti, dall’altra il neo direttore generale, sembra non disdegnare il metodo Schael, quello di farsi fotografare ad ogni piè sospinto. Ieri vestito da medico (lui che è un bocconiano), nel reparto di Urologia. Ma a differenza del commissario, la sua figura sembra essere più anonima e grigia, se non altro perché non indossa il famoso farfallino. Vedremo se riuscirà a dare un taglio netto alle liste d’attesa e a raggiungere tutti gli obiettivi che l’assessore Riboldi aveva già posto a Schael e che ora rinnova al successore. Questo giornale lo giudicherà non per le preferenze editoriali, per le istantanee in corsia o per il suo abbigliamento, ma per le decisioni che adotterà e per ciò che combinerà nel sotto-sistema sanitario più importante del Piemonte che è la Città della Salute e della Scienza. Un insieme di ospedali dove medicina e chirurgia rappresentano un’eccellenza, ma che sono gravati di difficoltà di carattere organizzativo, di stridenti relazioni sindacali, di organici insufficienti. C’è poi la spada di Damocle di alcune insidiose inchieste giudiziarie. Non gli mancherà il sostegno della politica, del resto anche Schael lo aveva all’inizio del mandato. Ma la politica, si sa, è più fluida dell’acqua.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.