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Sanità
03 Settembre 2025 - 05:54
Accetta l’incarico «con spirito di sacrificio, ma senza esitazione», dice. Livio Tranchida sorride emozionato. Probabilmente non è così abituato ai flash dei fotografi e alle domande dei giornalisti. «Non sottovaluto le responsabilità. Ma intendo il mio mandato come un servizio verso la collettività, per questo non ho avuto dubbi», afferma. A nemmeno 24 ore dall’aver varcato ufficialmente la soglia delle Molinette, quel posto che «deve tornare in condizioni di dignità», dice, Tranchida si presenta al pubblico come nuovo direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, insieme al commissario straordinario del Regina Margherita Franco Ripa e all’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi. Che non manca di tessere subito un “legame speciale” con il cuneese Tranchida. «Io e te siamo simili - gli dice -. Ero un sindaco sereno (a Casale Monferrato, ndr), pronto a “raccogliere” i miei frutti. Poi la chiamata di Cirio a cui ho risposto: “Presente”. Allo stesso modo tu hai portato l’ospedale di Cuneo ad essere un’eccellenza in Italia. Sono sicuro riuscirai a portare fuori da questo guado che sembra molto profondo Città della Salute», gli dice.
E Tranchida, andando al sodo, la priorità, lo dice subito, sarà la firma del bilancio 2024, già fuori tempo massimo (la scadenza era aprile di questo anno). Per questo «tempo qualche settimana - afferma Tranchida - prima della firma. Che è un dovere di chi dirige l’Azienda». Nelle prossime settimane, così, «lavoro duro faccia a terra. Laddove non riusciremo ci faremo aiutare dall’esterno», aggiunge. L’allusione è agli advisor nominati dall’ex commissario Thomas Schael, per 2,5 milioni di euro, nei mesi scorsi. «Da Schael già un lavoro approfondito e a buon punto», chiarisce Tranchida, forse per difendere l'operato del predecessore.
Poi la libera professione e l'appuntamento con le organizzazioni sindacali: l'8 settembre (la stessa data in cui le aveva nominate anche Schael), per recuperare il dialogo con quelli che sono i portatori d'interesse dei lavoratori. «Con loro vogliamo definire insieme le priorità». E le pronte disponibilità? «In questa fase mi riservo di analizzare i delicati dossier. Attraverso quelli daremo le risposte ai bisogni di salute. Siamo al lavoro già da ieri», assicura.
Il capo della Regione Alberto Cirio, collegato in video, non prima di avere ricordato l’ultimo traguardo della Giunta - la partenza del progetto dell’ospedale della Pellerina, con la conferenza dei servizi di lunedì pomeriggio - procede con i ringraziamenti del caso. «E’ normale che a gestire situazioni più complesse chiamiamo i migliori. E’ stato primo a Cuneo a eliminare i gettonisti e ad inserire i turni nel fine settimana. Un manager con la capacità di tradurre le parole in azioni concrete». Ma “uomo del fare”, del resto, si definiva sempre anche Schael.
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