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Sanità

Chirurgia robotica in Piemonte: Agenas impone lo stop agli acquisti senza autorizzazione

Costi elevati e benefici limitati, nel 2023 quasi raddoppiati gli interventi automatizzati

Chirurgia robotica in Piemonte: Agenas impone lo stop agli acquisti senza autorizzazione

Foto di repertorio

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) mette un freno alla diffusione dei chirurghi robot negli ospedali piemontesi. D’ora in avanti l’acquisizione dei dispositivi dovrà passare da un’autorizzazione centrale, dopo che il report dell’Agenzia ha evidenziato costi elevati e benefici non sempre proporzionati.

Nel 2023 in Piemonte sono stati oltre 1.600 gli interventi eseguiti con la robotica, quasi il doppio rispetto al 2019, facendo della Regione la quarta in Italia per concentrazione di apparecchiature. Tra i casi più discussi, il progetto del robot “Da Vinci” destinato al Sant’Anna di Torino, la cui installazione appare problematica per ragioni strutturali.

Un nuovo dispositivo Single Port, donato dalla Fondazione Crt, è intanto entrato in funzione all’urologia delle Molinette. Agenas riconosce vantaggi in ginecologia e urologia, ma chiede ulteriori valutazioni su sicurezza, efficacia e sostenibilità economica prima di procedere a un utilizzo esteso.

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