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Il fatto

Il Millefiori salva la stagione del miele in Italia

Gelate, caldo e varroa penalizzano le altre varietà in tutta la penisola

Il Millefiori salva la stagione del miele in Italia

La stagione apistica italiana del 2025 si conferma complicata, segnata da condizioni climatiche estreme e dalla recrudescenza della varroa, l’acaro che attacca le api. Tra gelate primaverili, ondate di caldo precoce e temporali intensi, gli apicoltori si trovano a fare i conti con raccolti variabili. Tuttavia, nonostante le difficoltà, permane un cauto ottimismo tra gli operatori del settore.

Secondo le rilevazioni di Miele in Cooperativa, dopo la produzione nazionale del 2024 di 21.850 tonnellate – leggermente inferiore rispetto all’anno precedente – i raccolti 2025 mostrano segni di ripresa per alcune varietà, mentre altre continuano a soffrire. La resa media per alveare nel 2024 si era attestata tra i 10 e gli 11 kg, lontana dai 15-20 kg tradizionali.

Situazione regionale

  • Lombardia: si registra un buon recupero per i mieli di acacia e millefiori, sia in alta montagna (multiflora alpino, rododendro, lampone selvatico) sia in pianura (timo, achillea, pioggia d’oro).

  • Emilia-Romagna: raccolti irregolari, ma positivi per melata, millefiori primaverile ed estivo, tiglio, castagno e acacia.

  • Toscana: produzioni diversificate tra Lucca, Arezzo e Grosseto, con miele di melata e castagno di ottima qualità, nonostante l’incidenza della varroa.

  • Marche: gelate e maltempo primaverili hanno ridotto la resa dell’acacia (circa 5 kg/alveare), mentre coriandolo, erba medica e millefiori hanno beneficiato delle piogge successive.

  • Umbria: eccellono millefiori, acacia e castagno, con una media di 15 kg/alveare per gli apicoltori hobbisti.

  • Molise: raccolti simili all’Umbria, con il millefiori appenninico tra i 15 e i 20 kg per alveare.

  • Campania: stagione a intermittenza: bene il miele di erica in primavera, frenato dal maltempo di aprile-maggio; i millefiori estivi hanno raccolti discreti, ma inferiori al potenziale. Le zone costiere hanno registrato performance migliori rispetto all’entroterra cilentano.

  • Puglia: il maltempo ha compromesso i mieli primaverili di asfodelo, mandorlo, ciliegio e agrumi; meglio coriandolo, rovo e millefiori, mentre timo, eucalipto e centaurea hanno avuto raccolti quasi nulli.

  • Sicilia: raddoppio dei mieli millefiori primaverili ed estivi rispetto al 2024, con ottimi risultati anche per il miele di agrumi.

  • Sardegna: il miele di eucalipto rosso è in forte calo, con perdite produttive stimate intorno al 70% a causa del clima.

Nonostante le sfide, la varietà millefiori rimane la più resiliente, offrendo un simbolo di continuità per il comparto apistico italiano.

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