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Cronaca internazionale

Attacchi ucraini in Russia e droni oltre confine: cresce la tensione in Europa orientale

Dopo i raid su Kirishi e Sebastopoli e l’intrusione di un drone russo in Romania, il Consiglio Atlantico si prepara a discutere nuovi contributi militari e misure di sicurezza

Attacchi ucraini in Russia e droni oltre confine: cresce la tensione in Europa orientale

Nella notte, la raffineria di Kirishi, situata nella regione di Leningrado a oltre 800 km dal confine con l’Ucraina, è stata presa di mira da droni ucraini. La notizia è stata confermata dal comandante delle Forze dei droni ucraine, Robert Brovdi, tramite Telegram. L’impianto, tra i cinque più grandi della Russia, produce benzina ad alto numero di ottano e vari tipi di carburante, arrivando a un output annuo di circa 20 milioni di tonnellate.

Le immagini diffuse da Ukrainska Pravda mostrano esplosioni all’interno della struttura, fondamentale per l’approvvigionamento energetico del Paese. Secondo il governatore locale, Alexander Drozdenko, tre droni sono stati abbattuti sopra Kirishi: i detriti hanno innescato un incendio, prontamente domato, senza causare vittime.

Parallelamente, le autorità ucraine hanno compiuto un’azione sulle linee ferroviarie russe nella tratta Orël-Kursk, causando la morte di due guardie e gravi lesioni a un’altra a seguito dell’esplosione di mine disposte sull’infrastruttura.

Anche Sebastopoli, base della flotta russa del Mar Nero, è stata colpita da attacchi ucraini. Un centro di comunicazione della Marina russa è stato danneggiato nella notte tra l’11 e il 12 settembre, mentre le operazioni con droni e missili hanno ridotto la presenza navale russa nella penisola. Diverse navi, tra cui il Caesar Kunikov e la corvetta Ivanovets, sono state neutralizzate.

Sempre nelle scorse ore, un drone russo ha oltrepassato lo spazio aereo rumeno nella regione di Tulcea, fino a Chilia Veche, percorrendo circa 20 chilometri. Gli F-16 romeni e due Eurofighter tedeschi hanno monitorato il velivolo fino alla sua scomparsa dai radar. Secondo il ministero della Difesa romeno, il drone non ha rappresentato una minaccia diretta per le aree abitate. Il premier polacco, Donald Tusk, ha ricordato come episodi simili abbiano già spinto la Polonia a chiudere temporaneamente aeroporti e attivare unità di crisi lungo il confine ucraino.

La Romania ha definito l’intrusione del drone come “una nuova sfida” alla sicurezza regionale e una violazione del diritto internazionale. L’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, ha denunciato l’azione come un’“escalation sconsiderata” che mette a rischio la stabilità europea.

Con questa situazione di tensione crescente, mercoledì prossimo si terrà la riunione del Consiglio Atlantico, durante la quale i Paesi membri valuteranno contributi in uomini e mezzi. L’Italia non esclude l’invio di ulteriori caccia, anche se il dibattito politico interno solleva dubbi sulla copertura dei confini meridionali.

Intanto, il presidente statunitense, Donald Trump, ha sollecitato maggiori sanzioni contro Mosca e l’interruzione degli acquisti di petrolio russo da parte dei Paesi Nato.

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