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L'accordo
15 Settembre 2025 - 16:35
Paramount Skydance non si ferma. A poco più di un mese dall’acquisizione di Paramount Global per 8 miliardi di dollari, la società guidata da David Ellison punta ancora più in alto: Warner Bros Discovery (WBD). Una scelta che appare azzardata, considerando che Skydance non ha ancora completato il piano di riduzione dei costi da oltre 2.000 licenziamenti.
Secondo gli analisti, la strategia di Ellison è legata alle tempistiche. L’acquisizione sarebbe ideale nel 2026, quando WBD verrà scissa in due entità: Warner Bros, che includerà HBO Max e gli studios, e Discovery Global, che manterrà i canali televisivi come Discovery Channel e TLC. Ma attendere potrebbe aprire la strada a colossi come Netflix, Amazon o Apple, pronti a spartirsi il catalogo. Un’operazione immediata, invece, consegnerebbe a Skydance asset di enorme valore: Warner Bros. Motion Picture Group, HBO, DC Studios e CNN.
L’acquisizione trasformerebbe Paramount Skydance in un gigante dello streaming, con un catalogo capace di mettere in difficoltà chiunque: dalle saghe di Harry Potter e Batman a titoli come Game of Thrones, Il Signore degli Anelli e Friends. In più, l’integrazione di CBS e CNN rafforzerebbe il polo televisivo, mentre i diritti sportivi di TNT andrebbero a sommarsi a quelli già in mano a Paramount. Non solo Skydance: WBD è sotto osservazione da parte di Comcast, Sony, Amazon, Apple e Netflix. Tutti i big dello streaming sono alla ricerca di nuove proprietà intellettuali, e Warner Bros Discovery rappresenta l’ultimo grande colpo ancora disponibile.
Il valore d’impresa di WBD è stimato intorno ai 71 miliardi di dollari, ma la società è pesantemente indebitata, un freno non indifferente per la riuscita dell’operazione. A complicare il quadro interviene anche la politica: la senatrice Elizabeth Warren ha definito la fusione “una pericolosa concentrazione di potere” che andrebbe bloccata.
Non mancano i precedenti: la fusione tra Skydance e Paramount era stata approvata dall’amministrazione Trump solo dopo concessioni significative, tra cui l’abbandono di programmi sulla diversità e la creazione di un garante interno per CBS News. Le critiche si erano concentrate anche sui 16 milioni di dollari versati da Paramount a Trump per chiudere una causa, ritenuti da alcuni una “tangente”. Nonostante il clima teso, David Zaslav, CEO di WBD, mantiene un atteggiamento positivo. Secondo lui, l’operazione dovrebbe arrivare a buon fine proprio grazie al via libera dell’amministrazione Trump.
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