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ChatGPT non è più solo per il lavoro: ecco cosa chiedono gli utenti

Salute, fitness e consigli pratici superano le richieste professionali: il report di OpenAI racconta chi lo usa e dove cresce di più

ChatGPT non è più solo per il lavoro: ecco cosa chiedono gli utenti

Negli ultimi tre anni, le persone hanno iniziato a rivolgersi a ChatGPT sempre meno per motivi professionali e sempre più per ricevere consigli sulla propria vita privata. A rivelarlo è il primo report ufficiale di OpenAI, intitolato How People Use ChatGPT, coordinato dall’economista di Harvard David Deming, basato su 1,5 milioni di conversazioni tra novembre 2022 e luglio 2025.

L’intelligenza artificiale come assistente quotidiano

Se all’inizio ChatGPT era percepita soprattutto come uno strumento per il lavoro, oggi solo il 30% delle richieste riguarda attività professionali. La maggior parte degli utenti si rivolge all’AI per ottenere consigli pratici su salute, alimentazione, fitness o gestione della vita quotidiana. In questo senso, ChatGPT sta diventando una presenza costante, simile a un motore di ricerca, ma con capacità di supporto decisionale personalizzato.

Un fenomeno interessante riguarda la diffusione globale dell’AI: negli ultimi anni, ChatGPT si è diffusa più rapidamente nei Paesi a medio-basso reddito rispetto ai Paesi più ricchi. Contemporaneamente, il divario di genere tra utenti si è ridotto notevolmente, e oggi uomini e donne utilizzano l’intelligenza artificiale quasi in egual misura. Anche i giovani under 26 si distinguono: molti la usano per supporto scolastico, come spiegazioni semplificate o aiuto nei compiti.

Come cambiano le richieste degli utenti

Tra luglio 2024 e giugno 2025, le “guide pratiche” sono diventate l’argomento più richiesto su ChatGPT, coprendo il 28,8% delle domande. Seguono la ricerca di informazioni generali (24,4%) e i consigli sulla scrittura, che invece hanno registrato un calo, passando al 23,9% delle richieste. Questo cambiamento evidenzia come l’AI si stia progressivamente trasformando in un’assistente personale, capace di offrire supporto in ogni ambito della vita quotidiana.

Chi usa ChatGPT

Il report distingue anche gli utenti per età e genere. I giovani under 26 utilizzano ChatGPT prevalentemente come strumento educativo, mentre gli over 26 lo impiegano più spesso per lavoro e decisioni professionali. Gli uomini tendono a richiedere assistenza su compiti tecnici o contenuti multimediali, mentre le donne prediligono consigli pratici e supporto nella scrittura.

L’aspetto geografico è altrettanto significativo: tra maggio 2024 e maggio 2025, l’AI ha registrato una crescita rapida soprattutto nei Paesi con PIL pro capite tra 10.000 e 40.000 dollari. Globalmente, a fine luglio 2025, ChatGPT contava oltre 700 milioni di utenti attivi a settimana, circa il 10% della popolazione adulta mondiale.

Infine, il livello di istruzione incide sull’uso dell’AI: chi ha un titolo universitario la utilizza prevalentemente per lavoro, mentre chi ha solo un diploma o un titolo inferiore la usa soprattutto per informarsi o prendere decisioni più consapevoli nella vita quotidiana.

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