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Crisi in arrivo? La Bce consiglia: tenete soldi in contanti per almeno 3 giorni

Un piccolo tesoro domestico di 70-100 euro a persona può garantire sicurezza e autonomia nelle emergenze

Crisi in arrivo? La Bce consiglia: tenete soldi in contanti per almeno 3 giorni

In un recente studio pubblicato sul bollettino economico, la Banca centrale europea ha rivolto un invito insolito ma concreto ai cittadini dell’Eurozona: avere in casa una riserva di contanti sufficiente a coprire i bisogni essenziali per almeno 72 ore. Il documento, intitolato Keep Calm and Carry Cash, porta la firma degli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez e sottolinea l’importanza del denaro liquido non solo come mezzo di pagamento, ma anche come strumento di sicurezza psicologica in tempi di crisi.

Secondo lo studio, una riserva domestica di banconote tra i 70 e i 100 euro a persona può garantire autonomia immediata in caso di emergenze. La Bce evidenzia come, in momenti di instabilità, il denaro contante offra una sensazione di controllo e tranquillità, proteggendo allo stesso tempo la privacy delle transazioni. Gli autori osservano che “il valore tangibile del contante diventa un’ancora di stabilità” quando i sistemi digitali o bancari subiscono interruzioni.

La raccomandazione non nasce dal nulla. Durante la pandemia di Covid-19, milioni di famiglie hanno incrementato l’uso di contanti, portando a un aumento complessivo dell’emissione di euro di oltre 140 miliardi nel 2020. Situazioni analoghe si sono registrate con la guerra in Ucraina: nei Paesi confinanti, le emissioni giornaliere di banconote hanno raggiunto picchi di 80 milioni di euro in un solo giorno, con un aumento medio del 36% nel primo mese del conflitto.

Altri episodi citati nello studio includono la crisi del debito greco, le interruzioni della rete elettrica in Spagna nell’aprile 2025 e, più in generale, l’uso del contante come “bene rifugio” durante periodi di forte incertezza economica e sociale.

Alcuni Stati membri hanno già implementato misure concrete. La Finlandia sta valutando bancomat “a prova di blackout”, l’Austria intende gestire direttamente la distribuzione di contante ai cittadini, mentre l’Olanda ha inserito la raccomandazione di mantenere riserve domestiche di contanti nei piani di protezione civile. Tuttavia, lo studio mette in guardia contro la progressiva chiusura di sportelli e bancomat nell’area euro, che potrebbe rendere difficile reperire contante proprio quando diventa più necessario.

Il messaggio della Bce è chiaro: in tempi incerti, il contante non è solo una comodità, ma un vero e proprio strumento di resilienza. Una scorta di poche decine di euro a persona può fare la differenza, offrendo sicurezza immediata e contribuendo alla stabilità del sistema economico nel suo complesso.

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