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Agricoltura

Noccioleti in crisi in Piemonte: la metà della produzione cade in anticipo

Confagricoltura Cuneo chiede interventi urgenti: la cascola raggiunge il 49% e mette in ginocchio i produttori

Noccioleti in crisi in Piemonte: la metà della produzione cade in anticipo

Nocciole, immagine di repertorio

La situazione dei corilicoltori piemontesi è sempre più preoccupante. “Non possiamo che ribadire l’urgenza di un intervento tempestivo a tutela di un comparto strategico per l’agricoltura piemontese e nazionale, affinché i corilicoltori possano affrontare con maggiore resilienza le difficoltà generate da fenomeni climatici sempre più estremi e imprevedibili”, ha dichiarato Alessandro Bottallo, segretario della zona di Alba di Confagricoltura Cuneo.

In Piemonte sono coltivati a nocciolo 28.000 ettari, di cui 17.000 solo nella provincia di Cuneo. Quest’anno, però, la produzione è stata fortemente penalizzata dalla cascola, la caduta anticipata dei frutti, che secondo i dati Agrion ha raggiunto il 49% a livello regionale.

“Tra le cause di questo fenomeno, gli studi della Fondazione indicano gli attacchi delle cimici, l’anomalo andamento climatico, caratterizzato da forti stress idrici e termici, e la mancanza di sostanza organica nel terreno”, ha spiegato Aldo Gavuzzo, presidente della sezione Frutta in guscio di Confagricoltura Cuneo.

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