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Lavoro
07 Ottobre 2025 - 19:10
Cirio
La Regione Piemonte sarà capofila del nuovo progetto “Common Ground 2”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato tra i cittadini di Paesi terzi. L’iniziativa, finanziata dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027, coinvolge anche Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Veneto, per un valore complessivo di 15 milioni di euro, di cui oltre 4,2 milioni destinati al Piemonte.
«È una battaglia di civiltà che portiamo avanti con determinazione, perché nessuno debba subire condizioni di sfruttamento e perché il lavoro sia davvero giusto», ha dichiarato il presidente Alberto Cirio, sottolineando il ruolo della Regione come punto di riferimento nazionale per la costruzione di un sistema stabile di prevenzione e contrasto.
Il Piemonte si occuperà del coordinamento e del controllo delle attività, comprese la gestione amministrativa, la rendicontazione e il monitoraggio tecnico e legale. L’assessore Enrico Bussalino ha evidenziato come il progetto miri a «rafforzare un sistema pubblico di tutela dei lavoratori e di sostegno alle vittime, in collaborazione con enti territoriali e forze di controllo».
Anche l’assessore Paolo Bongioanni ha rimarcato l’importanza di proseguire le buone pratiche del precedente progetto “Common Ground”, trasformandole in un modello nazionale che garantisca trasparenza, legalità e qualità lungo tutta la filiera agricola e produttiva.
Con “Common Ground 2”, il Piemonte rinnova così il suo impegno a favore di un lavoro etico e dignitoso, ribadendo la volontà di non lasciare spazio a forme di illegalità nel tessuto produttivo regionale.
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