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L'ordinanza

Fiera del Tartufo ad Alba: vietate bottiglie di vetro e lattine nelle aree pubbliche

Disposizioni in vigore dall'11 ottobre all'8 dicembre nelle aree pubbliche e loro immediate vicinanze

Fiera del Tartufo ad Alba: vietate bottiglie di vetro e lattine nelle aree pubbliche

Per tutelare l'incolumità, l'ordine e la sicurezza pubblica nonché la vivibilità urbana, durante la 95ª Fiera internazionale del Tartufo bianco, dall'11 ottobre all'8 dicembre 2025 ad Alba, entreranno in vigore alcune disposizioni per regolamentare la vendita e il consumo di bevande.

Nelle aree pubbliche e nelle loro immediate vicinanze interessate allo svolgimento delle manifestazioni, eventi e iniziative in programma per la Fiera, è vietato a chiunque introdurre e consumare bevande in bottiglie o contenitori di vetro e lattine. È inoltre vietata la vendita per asporto di bevande in bottiglie di vetro e in lattine, anche dai distributori automatici.

Il divieto non si applica solo in alcuni casi specifici. La somministrazione e la conseguente consumazione delle bevande possono avvenire all'interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio legittimamente autorizzate con l'occupazione di suolo pubblico. È inoltre consentita la vendita di bevande in bottiglie in contenitori chiusi, incluso il caso di distribuzione di bottiglie negli spazi appositamente allestiti per le manifestazioni, eventi e iniziative autorizzate.

Particolare attenzione è riservata alla degustazione dei vini, che può avvenire mediante l'utilizzo di appositi calici di vetro distribuiti dall'organizzazione degli eventi corredati di appositi contenitori porta calice individuali rilasciati ai possessori di ticket.

I titolari degli esercizi commerciali di somministrazione e vendita e i promotori delle manifestazioni autorizzate nelle aree interessate sono obbligati a ripulire e sgombrare, a cura e sotto la propria responsabilità diretta, il materiale accumulato riconducibile all'attività dell'esercizio stesso.

Chiunque non osservi le suddette disposizioni è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa che va da 25 euro a 500 euro, con facoltà per i responsabili delle attività di estinguere l'illecito con il pagamento della sanzione in misura ridotta di 50 euro. È inoltre prevista l'applicazione della misura cautelare del sequestro, finalizzato alla confisca amministrativa delle cose che formano o sono servite alla commissione dell'illecito amministrativo.

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