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L'iniziativa

A Novara si affronta l'emergenza aggressioni al personale sanitario: un convegno per proteggere chi ci cura

Il fenomeno delle aggressioni a medici e infermieri al centro dell'appuntamento di giovedì 16 ottobre. Esperti di diritto, sanità e psicologia analizzeranno cause e strategie di prevenzione del fenomeno in crescita

A Novara si affronta l'emergenza aggressioni al personale sanitario: un convegno per proteggere chi ci cura

Giovedì 16 ottobre, dalle 15 alle 19, presso l'Aula Magna dell'Aou Ospedale Maggiore di Novara, l'Associazione per la Tutela dei Diritti del Malato organizza il convegno "Aggressioni ai sanitari, un'emergenza silenziosa – Proteggere chi ci cura è un dovere di tutti". L'iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio di autorevoli enti istituzionali, vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti di diritto, sanità, psicologia ed etica.

L'incontro, moderato dalla giornalista Elena Vallana, si propone di analizzare il fenomeno crescente delle aggressioni al personale sanitario, esaminandone le cause, le conseguenze e le possibili strategie di prevenzione e contrasto. Il convegno è accreditato per il riconoscimento di crediti formativi destinati a sanitari e giornalisti. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Medici, infermieri e altri professionisti della salute si trovano sempre più spesso a fronteggiare episodi di aggressione, sia verbale che fisica. Si tratta di atti che non solo mettono a rischio l'incolumità personale, ma alimentano un clima di insicurezza, frustrazione e stress, con conseguenze dirette sulla qualità dell'assistenza erogata.

«Questo convegno nasce con l'obiettivo di analizzare a fondo le cause, le dinamiche e le possibili strategie di risposta a una crisi in rapida espansione», spiega Roberto Mari, presidente dell'Associazione per la Tutela dei Diritti del Malato. «Il rapporto di fiducia tra paziente e operatore sanitario è da sempre il fulcro del processo di cura. Negli ultimi anni, però, questo equilibrio si è progressivamente incrinato».

Mari sottolinea come l'evento sia stato promosso «con l'intento di offrire una lettura multidisciplinare del fenomeno, esplorandone le radici culturali, sociali e psicologiche, senza trascurare il quadro normativo e le azioni concrete di prevenzione e tutela. In un momento storico in cui il sistema sanitario è chiamato ad affrontare sfide sempre più complesse, la sicurezza degli operatori deve essere considerata una priorità assoluta».

Il convegno vuole essere «uno spazio di ascolto, confronto e proposta, con l'auspicio che le riflessioni condivise possano tradursi in strumenti operativi, campagne di sensibilizzazione e, soprattutto, in una rinnovata alleanza tra pazienti e curanti, fondata su fiducia e rispetto reciproco».

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