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I DATI
26 Novembre 2025 - 20:35
L’industria del legno a Torino si conferma un settore in crescita per il 2025, nonostante alcune difficoltà legate all’aumento dei costi delle materie prime e margini compressi. Lo evidenziano le imprese associate all’Unione Industriali Torino durante la quinta edizione di "Orizzonte Legno", evento annuale dedicato al comparto e organizzato con il contributo di Banco Azzoaglio, Conlegno, Plack, Rilegno e Scm.
Dopo un 2024 segnato dalla contrazione dovuta alla fine dei bonus edilizia, il 2025 registra una lenta ma costante ripresa. Per il 2026, in uno scenario geopolitico incerto, si prevede una buona resilienza, sostenuta anche dagli investimenti finali previsti dal Pnrr nel settore edile.
Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino, ha sottolineato come «le sfide in questo settore non mancano» e ha indicato i trend emergenti: materiali ibridi e bio-based, edilizia in legno strutturale, riuso e riciclo, filiere energetiche innovative dai residui legnosi e servizi digitali per la gestione responsabile dell’intero ciclo di vita del prodotto legno. Secondo Gay, «le difficoltà sono anche il luogo delle opportunità».
Davide Benedetto, presidente dell’Associazione Legno e tra i protagonisti del settore, ha ribadito la necessità di «forte impegno a livello locale, nazionale ed europeo» affinché il legno giochi un ruolo chiave nell’economia futura. «Adeguate politiche a salvaguardia dei boschi e della riforestazione, maggiore attenzione all’ambiente, uso responsabile delle risorse e il coinvolgimento ai tavoli internazionali sono essenziali», ha detto Benedetto, sottolineando che il settore è pronto a sostenere questo percorso di innovazione e sostenibilità.

L’edizione 2025 di Orizzonte Legno, intitolata “Il Legno protagonista dell’economia del futuro”, ha visto la partecipazione di esperti ed esponenti del settore come l’economista Carlo Cottarelli, Andreas Steiner della Mayr Melnhof Holz Holding, Silvia Melegari del Cei-Bois, Pietro Gheller di Scm Group, Erica Azzoaglio di Banco di Credito P. Azzoaglio e Marco Pari di Neurality.
Nel territorio torinese, il settore Legno e Sughero riveste un ruolo importante nell’edilizia (legname, serramenti, pavimenti, accessori) e nell’industria (imballaggi, logistica, allestimenti), con una presenza più contenuta nel mercato consumer. Il mercato si concentra principalmente nel Piemonte e nel Nord Italia, ma alcune imprese esportano verso l’Europa.
Dati raccolti tra gli imprenditori torinesi indicano che, dopo un inizio 2025 incerto, i mesi successivi hanno registrato una ripresa soprattutto nella produzione, mentre i margini hanno subito un calo significativo. Tale compressione è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi delle materie prime, come il segato importato da Austria e Germania, principali fornitori italiani.
Sul fronte organizzativo, la tendenza è verso una maggiore concentrazione e razionalizzazione aziendale. Negli ultimi anni molte piccole aziende sono state acquisite da realtà più grandi per completare l’offerta. Interessante è anche l’introduzione dell’intelligenza artificiale: alcune imprese utilizzano già applicazioni IA per la selezione del legname, il controllo qualità, la gestione del magazzino e la logistica. «Siamo solo all’inizio», è il consenso generale. «Tra 3-4 anni ciò che oggi sembra utopistico potrebbe diventare lo standard».

L’industria del legno torinese si proietta quindi verso un futuro dinamico, sostenuto dall’innovazione tecnologica e dalla spinta verso la sostenibilità ambientale, in un contesto economico che richiede flessibilità e capacità di adattamento.
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