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Economia & Società
20 Ottobre 2025 - 15:35
Foto di repertorio
Il Piemonte investe meno della media nazionale nei servizi sociali. A dirlo è un’analisi della Corte dei conti, che colloca la spesa sociale pro capite regionale a 151 euro, contro i 185 euro della media italiana. Il dato è lontano da quello delle regioni più virtuose, come Sardegna (465 euro) e Friuli-Venezia Giulia (420 euro), e appena superiore a Campania e Calabria.
Secondo il rapporto, le risorse piemontesi vengono destinate soprattutto a infanzia e asili nido, seguiti da interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale e anziani. Le spese per disabilità, politiche abitative e servizi sociosanitari restano invece più contenute.
A pesare sono le differenze territoriali: Torino guida la classifica con 176 euro pro capite, seguita da Verbano-Cusio-Ossola (169 euro), Novara (158 euro) e Vercelli (149 euro). Più indietro Asti (132 euro), Biella (119 euro) e Cuneo (115 euro), mentre Alessandria chiude con appena 80 euro pro capite.
La Corte dei conti segnala inoltre “squilibri territoriali e valori strutturalmente insufficienti in vaste aree del Paese”, aggravati dall’invecchiamento della popolazione, dal calo delle nascite e dal basso livello di istruzione. In Piemonte, come altrove, la maggior parte dei fondi viene assorbita dalla spesa corrente, necessaria a coprire i bisogni immediati, a scapito degli investimenti in innovazione e rafforzamento delle strutture sociali.
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