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Ambiente

Piemonte più verde ma ancora inquinato: luci e ombre dal report 2025 di Legambiente

Migliora la qualità dell’aria e cresce la raccolta differenziata, ma restano problemi su suolo, traffico e cambiamento climatico

Piemonte più verde ma ancora inquinato: luci e ombre dal report 2025 di Legambiente

Foto di repertorio

Il nuovo rapporto Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente fotografa un Piemonte in transizione ambientale: città più verdi, aria più pulita e gestione idrica tra le migliori in Italia, ma ancora troppe criticità su inquinamento, consumo di suolo e adattamento ai cambiamenti climatici.

Nel 2024 le concentrazioni di PM10 e PM2.5 hanno toccato i livelli più bassi dell’ultimo decennio. Torino ha ridotto i giorni di sforamento, anche se – secondo Legambiente – il miglioramento è dovuto più alle condizioni meteorologiche che a politiche strutturali. L’associazione sollecita investimenti più decisi in mobilità sostenibile e riduzione del traffico privato.

Sul fronte idrico, il Piemonte si distingue per efficienza e qualità delle acque. Il sistema di depurazione è tra i più avanzati del Paese, e la raccolta differenziata supera in molte province il 70%, con Cuneo e Biella in testa. Positivi anche i risultati dei progetti di forestazione urbana, soprattutto nelle aree metropolitane di Torino e Novara.

Le note negative arrivano dal consumo di suolo: oltre 300 ettari di aree naturali persi nel 2024, in particolare nel Torinese, e più di 2.100 siti contaminati, di cui 850 ancora da bonificare. A ciò si aggiunge la crescente vulnerabilità climatica, con temperature record e fenomeni estremi che mettono alla prova le città.

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