l'editoriale
Cerca
Il fatto
25 Ottobre 2025 - 14:14
Scene di violenza sessuale su bambini, alcune così brutali da sembrare uscite da un film dell’orrore. Ma qui non c’era finzione: solo file reali, catalogati dagli investigatori come “gore”, termine usato per indicare le rappresentazioni più estreme di sangue e crudeltà. È da questi video che la polizia postale è partita per smantellare una rete di scambio di materiale pedopornografico online, con dieci persone finite sotto indagine in Piemonte: cinque arrestate, altrettante denunciate. L’operazione, chiamata “Dark Seeder”, è il risultato di un’indagine lunga e complessa, coordinata dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Torino insieme alla Procura della Repubblica e alle sezioni operative di Asti, Biella, Cuneo, Imperia, Novara, Savona e Vercelli. Un lavoro di tracciamento silenzioso, durato mesi, che ha portato a perquisizioni simultanee in sette province piemontesi. In ventidue abitazioni gli agenti hanno trovato computer, hard disk e telefoni pieni di materiale illegale: migliaia di video e immagini che documentano lo sfruttamento sessuale di minori, spesso di età inferiore ai dieci anni. A far scattare le indagini è stato il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online, che durante un monitoraggio ha intercettato scambi sospetti su piattaforme dedicate alla condivisione di contenuti illegali. Gli agenti si sono infiltrati sotto copertura, fingendosi utenti, fino a risalire ai profili di chi alimentava il circuito. Quando la rete è stata mappata, la Procura di Torino ha dato il via ai blitz. Cinque uomini sono stati arrestati in flagranza di reato: quattro nel Torinese, uno nel Novarese, con un’età compresa tra i trenta e i sessantun anni. In un caso, l’uomo è stato sorpreso mentre, durante la perquisizione, continuava a scambiare file con altri utenti. Oltre alla detenzione, gli è stato contestato anche il reato di divulgazione attiva. Il materiale sequestrato — spiegano gli investigatori — “è di natura estremamente violenta e crudele”. Il profilo dei sospettati ha colpito gli stessi agenti: nessuno aveva precedenti, né risultava noto alla sicurezza cibernetica. Uomini apparentemente normali, insospettabili. Un professionista benestante, quando i poliziotti hanno bussato alla sua villa, ha detto soltanto: «Io lo aapevo che prima o poi sareste arrivati». Un altro, con lavoro e famiglia, è stato trovato davanti al computer, con la chat ancora aperta. Un terzo, malato e costretto a letto, custodiva il materiale nel suo portatile. In altri casi, le case erano piene di oggetti, libri, videocassette e vecchi dispositivi: ambienti saturi, dove l’accumulo sembrava riflettere l’ossessione. Tutti, arrestati e denunciati, sono ora sotto indagine. I dispositivi informatici saranno analizzati nel dettaglio per ricostruire la rete di contatti e verificare eventuali collegamenti internazionali. Gli investigatori parlano di “migliaia e migliaia di file”, un archivio enorme che richiederà settimane di lavoro solo per la prima analisi. “Dark Seeder” rappresenta uno dei colpi più significativi contro la pedopornografia online in Piemonte. Un mondo che cambia forma di continuo, nascosto nei livelli più oscuri del web, fatto di nickname, scambi criptati e connessioni effimere. Stavolta, quelle tracce digitali hanno portato dritto a dieci porte di case comuni. E forse, avvertono gli investigatori, non sono le ultime.
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..