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Omicidio Poggi

Garlasco, sequestri anche per due carabinieri e l’ex procuratore Venditti: cosa stanno cercando gli inquirenti

Acquisiti dispositivi elettronici dei due ex militari e di Venditti per accertare presunti pagamenti e documenti sull’archiviazione del caso Chiara Poggi

Garlasco, sequestri anche per due carabinieri e l’ex procuratore Venditti: cosa stanno cercando gli inquirenti

A Brescia prosegue l’inchiesta sulla presunta corruzione legata all’archiviazione del caso di Andrea Sempio, accusato dell’omicidio di Chiara Poggi nel 2017. La Procura ha disposto un nuovo sequestro dei dispositivi elettronici appartenenti all’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e agli ex carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, a pochi giorni dall’annullamento dei primi sequestri da parte del Tribunale del Riesame.

La risposta della Procura

Dopo la decisione del Riesame, che aveva rilevato presunti vizi di forma nella precedente richiesta, i pm Francesco Prete e Claudia Moregola hanno ordinato un nuovo intervento sui cellulari, computer, tablet, hard disk e chiavette dei tre. Gli apparati saranno copiati tramite analisi forense per raccogliere elementi considerati fondamentali ai fini dell’indagine.

Cosa cercano gli inquirenti

Gli investigatori puntano a trovare informazioni che possano chiarire eventuali pagamenti ricevuti per favorire l’archiviazione a carico di Sempio. Nel mirino ci sono mail, messaggi, documenti e foto relative allo svolgimento delle indagini tra il 2016 e il 2017, ai rapporti tra gli inquirenti e la famiglia Sempio o i loro legali, e possibili transazioni finanziarie legate all’inchiesta.

Il ruolo della consulenza Linarello

Un punto chiave dell’indagine riguarda anche la consulenza genetica del dottor Linarello, che attribuiva a Sempio il DNA trovato sotto le unghie della vittima. La Procura vuole verificare chi abbia avuto accesso al documento prima della sua presentazione ufficiale, incluso l’ex comandante dei RIS Luciano Garofano, consulente della difesa. L’analisi dei dispositivi servirà a ricostruire il percorso della consulenza e capire se sia stata condivisa con terzi.

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