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Trasporto pubblico
05 Novembre 2025 - 08:16
Venerdì 7 novembre sarà una giornata difficile per pendolari e viaggiatori a causa di scioperi che coinvolgeranno treni, trasporti pubblici e autostrade in diverse zone d’Italia. Milano, Monza, Palermo, Messina, Latina e alcune province del Lazio vedranno interruzioni significative nei servizi, con possibili disagi nelle fasce di punta.
A Milano, lo sciopero proclamato dal sindacato Al Cobas durerà 24 ore, mettendo a rischio l’intera rete di trasporto pubblico cittadino. Bus, tram, metro e servizi connessi potrebbero non funzionare correttamente in due fasce orarie critiche:
dalle 8:45 alle 15:00
dalle 18:00 fino alla fine del servizio
Il sindacato contesta le politiche di liberalizzazione e appalti esterni dei servizi, chiedendo la reinternalizzazione dei servizi affidati a società esterne. Inoltre, a fine novembre è previsto un ulteriore sciopero di 4 ore da parte del sindacato Confial-trasporti, domenica 30 novembre, dalle 8:45 alle 12:45.
Anche Autostrade per l’Italia subirà interruzioni di 4 ore a turno sul II° Tronco Milano, nelle seguenti finestre:
2:00-6:00
10:00-14:00
18:00-22:00
Le aree interessate comprendono le province di Milano, Bergamo, Como, Brescia, Varese e Lodi, con tratte principali A1 Milano-Parma, A4 Milano-Brescia, A8 Milano-Varese e A9 Lainate-Chiasso.
Nel Lazio, il personale Coopservice in appalto presso Trenitalia osserverà uno stop di 24 ore. Non sono previsti ritardi sui treni, ma i servizi di pulizia e il presidio del decoro nelle stazioni potrebbero subire riduzioni. Allo sciopero parteciperanno Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Salpas Orsa e Slm Fast Confsal.
A Latina, CSC Mobilità fermerà i propri servizi per 24 ore, articolando l’interruzione in tre fasce:
inizio servizio fino alle 6:30
9:30-13:30
16:30 fino a fine servizio
A Palermo, AMAT osserverà uno sciopero di 24 ore, suddiviso in due blocchi principali: dalle 8:30 alle 17:30 e dalle 20:30 fino al termine del servizio. A Messina, ATM fermerà i mezzi per quattro ore nel tardo pomeriggio, dalle 16:01 alle 20:00, impattando soprattutto i rientri da lavoro e scuola.
In generale, la mobilitazione mira a contrastare la privatizzazione e la gestione esternalizzata dei servizi di trasporto pubblico, con possibili disagi diffusi per chi si sposta in città e sulle principali autostrade del Nord e del Centro-Sud.
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