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Omicidio Poggi
17 Novembre 2025 - 22:53
I giudici del Tribunale del Riesame di Brescia hanno annullato per la terza volta il decreto di sequestro probatorio a carico di Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia. Il provvedimento riguarda cellulari, tablet e computer dell’indagato, coinvolto in due distinti fascicoli della Procura di Brescia: uno per corruzione in atti giudiziari legata all’inchiesta sul delitto di Garlasco e l’altro per corruzione e peculato nell’ambito del cosiddetto "sistema Pavia".
Il sequestro era stato disposto lo scorso 24 ottobre dal pm Claudia Moregola. I giudici del Riesame, guidati da Giovanni Pagliuca, hanno annullato il provvedimento dopo che un precedente sequestro era già stato revocato nell’ambito dell’inchiesta per corruzione, che vede coinvolto anche Giuseppe Sempio, padre di Andrea. Contestualmente, i dispositivi elettronici sono stati restituiti a Venditti, la cui difesa aveva richiesto ufficialmente la riconsegna dei beni sequestrati dal 26 settembre. La Procura di Brescia ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame.
Il provvedimento riguarda anche gli ex carabinieri pavesi Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, i cui legali avevano presentato ricorso. Per tutti e tre è stata disposta la restituzione di tutti i beni sequestrati, inclusi eventuali dati già estrapolati. Tuttavia, i dispositivi di Venditti rimangono temporaneamente sotto il controllo dei pm e degli investigatori della Guardia di Finanza di Brescia, in quanto la Procura aveva programmato accertamenti irripetibili per copie forensi e estrazione dei dati. La difesa ha poi chiesto l’eventuale nomina di un perito terzo tramite incidente probatorio.
Nel motivare l’annullamento del decreto del 7 novembre, il Riesame sottolinea la mancanza di elementi investigativi a supporto dell’ipotesi che le auto della Procura di Pavia fossero utilizzate dai magistrati per scopi privati anziché investigativi. I giudici definiscono “incongrui” tutti gli elementi presentati dai pm per sostenere le accuse di corruzione e peculato.
Il delitto di Garlasco risale al 13 agosto 2007, quando la 26enne venne trovata morta nella villetta di famiglia a Pavia dal fidanzato. Andrea Stasi, 24 anni all’epoca, fu condannato definitivamente per omicidio nel 2017. Nel 2025 nuove indagini hanno coinvolto Andrea Sempio, già oggetto di precedenti accertamenti archiviati, con approfondimenti su DNA, impronte e oggetti sequestrati all’epoca. In questa cornice è finito sotto inchiesta anche l’ex procuratore di Pavia, sospettato di aver ricevuto denaro per favorire la posizione di Sempio.
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