Dramma sull'A5, ecco i testimoni: Lucia è stata uccisa

Non è stato un incidente autonomo. A due giorni dalla tragedia sull’A5, la morte della piccola Lucia, due mesi appena, assume contorni ancora più drammatici. La bambina viaggiava insieme alla madre, Costanza, quando l’auto è stata improvvisamente colpita da un altro veicolo.

Un urto violento, una carambola incontrollabile, lo schianto contro alcuni alberi e infine la corsa disperata terminata contro la siepe che copre il guardrail. È in quei secondi che il destino di Lucia cambia per sempre. Secondo le nuove ricostruzioni, la piccola sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo a causa dell’impatto. È finita sull’asfalto, inerme, dove un’altra auto l’avrebbe travolta. Resta da capire se Lucia fosse ancora viva dopo il primo scontro: una risposta che potrà arrivare solo dall’autopsia, prevista nei prossimi giorni. A confermare la svolta è la procuratrice di Ivrea, Gabriella Viglione. «Abbiamo trovato testimoni. Inizialmente pensavamo fosse un incidente autonomo, così non è», dichiara. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e fuga del conducente. Chi era alla guida dell’auto che ha urtato la vettura di Costanza? E chi ha investito la bambina dopo che era stata sbalzata fuori? Due domande che ora guidano l’indagine, mentre gli investigatori stanno lavorando su un tratto autostradale difficile, dove la ricostruzione della dinamica – complice il buio e la velocità – non è affatto semplice. Gli inquirenti stanno passando al setaccio telecamere, rilievi e testimonianze. La presenza dei testimoni che hanno assistito alla scena apre uno spiraglio per individuare chi non si è fermato.

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