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I dati
12 Dicembre 2025 - 09:40
Secondo l’edizione 2025 del rapporto Ispra “Rifiuti urbani”, la quantità di rifiuti prodotti in Italia torna a salire. Allo stesso tempo migliorano le performance della raccolta differenziata e prosegue la riduzione del divario storico tra Mezzogiorno, Centro e Nord.
Nel 2024 sono state generate 29,9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, pari a un incremento del 2,3% rispetto al 2023. Il dato si inserisce in una fase di moderata crescita economica, con Pil e consumi entrambi a +0,7%.
Nei maggiori centri urbani — i 14 Comuni oltre i 200 mila abitanti — l'aumento è dell’1,8%.
La raccolta differenziata sale al 67,7% su scala nazionale. Nel dettaglio:
Nord: 74,2%
Centro: 63,2%
Sud: 60,2%
Le regioni più virtuose sono Emilia-Romagna (78,9%), Veneto (78,2%), Sardegna, Trentino-Alto Adige, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia.
Tra le città oltre i 200 mila residenti spiccano:
Bologna – 72,8%
Padova – 65,1%
Venezia – 63,7%
Milano – 63,3%
Seguono Firenze, Messina, Torino e Verona. In coda, ma in risalita: Genova, Roma, Bari e Napoli.
Gli impianti attivi nel 2024 sono 625, oltre la metà destinati all’organico.
Il riciclo arriva al 52,3%, in crescita rispetto al 50,8% del 2023.
I target europei:
55% entro il 2025
60% entro il 2030
Il costo medio pro capite sale a 214,4 euro l’anno.
Per aree geografiche:
Centro: 256,6 euro
Sud: 229,2 euro
Nord: 187,2 euro
Il Pnrr destina 2,1 miliardi a gestione rifiuti ed economia circolare.
Oltre all’Emilia-Romagna, che registra l’aumento maggiore (+1,7 punti), superano il 65% anche:
Marche, Valle d'Aosta, Umbria, Piemonte, Toscana, Basilicata, Abruzzo.
Il 72% dei Comuni supera il 65% di differenziata e quasi il 90% ne intercetta almeno la metà.
Il recupero della frazione organica avviene attraverso:
impianti anaerobico/aerobici (58,5%)
compostaggio (34%)
digestione anaerobica (7,5%)
In totale vengono trattate 7,2 milioni di tonnellate, +3,9% sul 2023.
Lo smaltimento in discarica scende al 14,8% dei rifiuti generati, pari a 4,4 milioni di tonnellate, in calo del 3,7%.
Tutti i materiali di imballaggio raggiungono i traguardi UE 2025.
Spicca la plastica, che tocca il 51,1% di riciclo (sopra l’obiettivo del 50%).
Nel 2024 l’Italia ha esportato il 4,3% dei rifiuti urbani prodotti, pari a 1,3 milioni di tonnellate, mentre ne ha importati 216 mila.
Le regioni più coinvolte nell’export sono Campania, Lazio e Lombardia.
Le principali destinazioni: Danimarca, Paesi Bassi, Austria.
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