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13 Dicembre 2025 - 07:55
Dal 1° gennaio 2026 entrano in vigore nuove regole per il pagamento del bollo auto. Non si tratta di una modifica degli importi, che restano invariati, ma di una profonda semplificazione delle modalità di versamento. Le novità, però, non interesseranno tutti: il nuovo sistema sarà applicato solo ai veicoli immatricolati dal 2026 in poi. Nessun cambiamento, quindi, per le auto già circolanti.
Il governo ha deciso di superare il meccanismo attuale, spesso ritenuto poco chiaro, introducendo un criterio più intuitivo. Per chi acquisterà un’auto nuova dal 1° gennaio 2026, il primo bollo dovrà essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione e avrà validità di 12 mesi.
Esempio pratico: un’auto immatricolata il 2 maggio 2026 dovrà versare il bollo entro il 30 giugno 2026. Negli anni successivi, la scadenza sarà fissata all’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Nello stesso caso, quindi, il pagamento andrà effettuato entro il 31 maggio di ogni anno.
Questo sistema, già adottato in alcune regioni come la Lombardia, viene ora esteso a livello nazionale. Inoltre, se il bollo viene pagato a una regione diversa da quella di residenza, il cittadino non dovrà fare nulla: lo scambio delle somme tra amministrazioni avverrà in modo automatico.
Un’altra novità riguarda il pagamento rateizzato. Dal 2026 il bollo auto dovrà essere versato in un’unica soluzione annuale. Non sarà quindi più possibile suddividere l’importo in più rate, una possibilità che in passato risultava utile soprattutto per chi doveva affrontare un bollo elevato.
È prevista però una deroga: per alcune tipologie di veicoli, ancora da definire, le regioni potranno consentire il pagamento ogni quattro mesi.
Cambiano le regole anche per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Se fino a oggi erano esenti, dal 2026 la tassa automobilistica dovrà essere pagata anche in caso di fermo, indipendentemente dalla possibilità di circolare.
Sul fronte dei costi, non ci sono novità. Il calcolo del bollo continuerà a basarsi su:
classe ambientale (Euro)
potenza in kW
tariffe regionali
Resta inoltre in vigore il superbollo, nonostante le promesse di abolizione o rimodulazione avanzate negli ultimi anni. L’addizionale continuerà a colpire le auto con potenza superiore a 185 kW (251 CV), con un costo aggiuntivo di 20 euro per ogni kW oltre la soglia.
Il bollo auto 2026 sarà più semplice da gestire, con scadenze chiare e procedure uniformate, ma senza alcuna riduzione degli importi. Chi sperava nella cancellazione del superbollo dovrà, almeno per ora, continuare ad attendere.
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