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Ryanair nel mirino dell’Antitrust: dubbi sulla vendita dei biglietti

L’Autorità Garante della Concorrenza sospetta pratiche che limiterebbero le agenzie di viaggio e ridurrebbero le opzioni per i clienti

Ryanair nel mirino dell’Antitrust: dubbi sulla vendita dei biglietti

Ryanair, la compagnia aerea che trasporta il maggior numero di passeggeri italiani, è finita sotto inchiesta per presunti problemi nella gestione della vendita dei biglietti. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) sospetta che la low cost limiti la concorrenza nei confronti delle agenzie di viaggio, penalizzando indirettamente anche i clienti.

L’accusa dell’Antitrust

Il procedimento, registrato con il codice A568, punta il dito contro un possibile abuso di posizione dominante nel mercato italiano del trasporto aereo. Le principali vittime sarebbero le agenzie di viaggio, che vedrebbero ostacolata la vendita dei biglietti ai clienti, riducendo così le opzioni disponibili per chi vuole volare.

L’indagine è iniziata a settembre 2023 e ha visto un’audizione davanti all’Agcm lo scorso 10 dicembre. La notizia è stata anticipata dal giornalista esperto di aviazione Leonard Berberi e pubblicata sul Corriere della Sera.

In sintesi, Ryanair rischierebbe di aver reso complicato acquistare biglietti fuori dai suoi canali ufficiali.

Come funzionerebbero i presunti blocchi

Secondo l’Antitrust, la compagnia applicherebbe sistemi che ostacolano la prenotazione o la modifica dei biglietti per chi utilizza agenzie online. Tra le pratiche contestate ci sarebbero:

  • Blocchi automatici delle prenotazioni ritenute anormali.

  • Controlli del volto per i passeggeri che comprano tramite agenzia.

Questi strumenti, secondo l’Autorità, renderebbero più semplice per i clienti acquistare biglietti solo tramite i canali diretti di Ryanair.

Il contesto italiano

Ryanair domina il mercato italiano: secondo i dati Enac del 2023, ha trasportato 17 milioni di passeggeri su un totale di 33,8 milioni, davanti a Ita Airways (9 milioni) ed EasyJet (3 milioni).

Le conseguenze dell’indagine potrebbero essere serie: si parla di multe tra 500 milioni e 1 miliardo di euro e della possibilità che l’Autorità richieda modifiche sostanziali nei metodi di distribuzione dei biglietti.

Ryanair resta uno dei player più rilevanti nel panorama aereo italiano, ma la vicenda apre interrogativi sulla trasparenza della vendita dei biglietti e sul ruolo delle agenzie di viaggio nel garantire scelte competitive ai consumatori.

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