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Garlasco
18 Dicembre 2025 - 19:20
Questa mattina, 18 dicembre, l’aula del Tribunale di Pavia ha visto un imprevisto: Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, ha deciso di assistere personalmente all’udienza dedicata all’incidente probatorio sul delitto di Garlasco. Al contrario, Andrea Sempio, oggi formalmente indagato, non era presente.
L’udienza è stata convocata per consentire alla perita nominata dal giudice, Denise Albani, di illustrare le conclusioni delle nuove analisi tecniche, in particolare quelle di natura genetica. I risultati potrebbero avere ripercussioni sugli sviluppi futuri dell’inchiesta.
A chiarire le ragioni della presenza di Stasi è stato l’avvocato Antonio De Rensis:
«Alberto Stasi ha ritenuto importante essere presente perché l’udienza lo riguarda direttamente. È una scelta dettata dal rispetto per l’autorità giudiziaria e dall’interesse a seguire un passaggio processuale delicato, pur nella consapevolezza di non poter intervenire né rilasciare dichiarazioni».
Il Tribunale di Sorveglianza aveva autorizzato la presenza di Stasi a condizione che rimanesse in silenzio, trasformando la sua partecipazione in un gesto discreto e simbolico.
Il fulcro della discussione riguarda i nuovi accertamenti genetici, inclusi reperti mai analizzati in passato, come rifiuti trovati nella villetta di Garlasco, e la verifica della presenza del DNA sotto le unghie di Chiara Poggi.
Nel processo del 2014 a Stasi, una perizia aveva rilevato tracce compatibili con il cromosoma Y della famiglia Sempio, ma senza sufficiente certezza scientifica. La nuova consulenza della dottoressa Albani ha confermato la presenza di profili genetici compatibili, sottolineando però i limiti dell’analisi: si tratta di tracce parziali e miste, non sufficienti per attribuzioni individuali precise.
Non è possibile stabilire come né quando il materiale biologico sia stato depositato, lasciando aperte ipotesi di contaminazione o trasferimento accidentale.
La partecipazione di Stasi riflette l’importanza dell’udienza: qualora le indagini su Andrea Sempio dovessero evolvere in un processo, potrebbe aprirsi anche la possibilità di una revisione della condanna già inflitta a Stasi.
Per ora, il quadro giudiziario resta sospeso tra dati scientifici complessi e interrogativi irrisolti. La presenza silenziosa di Stasi in aula è quindi un segnale simbolico di attenzione verso una vicenda che, a distanza di anni, continua a far discutere.
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