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L'iniziativa

Valle Belbo, una cena per dire grazie ai volontari dell’ambulanza: trent’anni di servizio e comunità

Cena di fine novembre per i volontari Vallebelbo, con sindaci e Icardi: 30 anni, 100 soci, servizi 118 e trasporti

Valle Belbo, una cena per dire grazie ai volontari dell’ambulanza: trent’anni di servizio e comunità

Un appuntamento semplice, una sala piena e lo stesso spirito di sempre: riconoscere il valore di chi, ogni giorno, tende la mano agli altri. Alla fine di novembre l’Associazione Volontari ambulanza Vallebelbo ha riunito i propri volontari per una cena che è diventata, negli anni, un rito di gratitudine collettiva. Presenti i sindaci del territorio e il consigliere regionale Luigi Genesio Icardi, a testimoniare quanto questa realtà sia parte viva della comunità.

Tavoli lunghi, storie incrociate, volti noti del territorio. La serata ha celebrato un impegno che non conosce orari: quello dei volontari che garantiscono, in silenzio, servizi essenziali per chi deve spostarsi per visite, terapie o emergenze. Un’occasione per ritrovarsi e rinnovare l’alleanza tra istituzioni, associazione e cittadini.

Con oltre trent’anni di attività e un centinaio di soci, l’associazione è un punto di riferimento per: emergenza-urgenza in convenzione con il 118 Piemonte; trasporti sociali e sanitari; servizi dedicati ai pazienti dializzati e a chi affronta cicli di radioterapia; trasferimenti tra strutture ospedaliere del territorio; assistenza alle manifestazioni. Sono servizi che, per molti, fanno la differenza tra poter curarsi e rinunciare.

Il consigliere regionale, Luigi Genesio Icardi, ha voluto sottolineare il valore civico di questo impegno: "Un sentito ringraziamento a tutti i volontari e agli organizzatori della splendida cena. Dopo più di trent’anni di attività, l’associazione è un motivo di vero orgoglio per tutti noi". Parole che richiamano una verità semplice: dietro ogni sirena, ogni trasporto, ogni turno notturno, c’è una motivazione alta, rivolta al prossimo.

La Valle Belbo sa quanto conti poter contare su un’ambulanza che arriva, su un passaggio verso l’ospedale, su un volto amico quando la fragilità si fa sentire. Questa associazione colma distanze, allaccia legami e tiene insieme una comunità: con professionalità, discrezione e una generosità che continua a essere contagiosa.

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