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23 Dicembre 2025 - 13:50
Il 2026 si aprirà con una sostanziale continuità per quanto riguarda i bonus fiscali dedicati agli interventi edilizi. Molti incentivi manterranno requisiti e aliquote già in vigore nel 2025, ma alcune agevolazioni non saranno più disponibili. Ecco cosa cambia.
Tra i principali incentivi confermati c’è il bonus ristrutturazioni, che permette di detrarre dall’Irpef fino al 50% delle spese sostenute per lavori sulla prima casa, distribuite in dieci anni. Per seconde case e altri immobili, l’aliquota rimane al 36%.
Tipologie di intervento coperte: manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche. Il 2026 potrebbe segnare l’ultimo anno in cui la detrazione massima resta al 50% per la prima casa: dal 2027 scenderà al 36%, mentre per gli altri immobili passerà dal 36% al 30%.
Resta valido anche l’ecobonus, destinato agli interventi di miglioramento energetico, come l’installazione di pompe di calore o la sostituzione degli infissi. L’aliquota rimane al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili.
Nota importante: dal 2025 non sono più detraibili le spese per sostituire caldaie uniche a combustibili fossili.
Il sismabonus continua a incentivare i lavori di messa in sicurezza degli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. L’aliquota maggiore è riservata agli interventi sulla prima casa.
Per ottenere ecobonus e bonus prima casa, è necessario trasmettere la documentazione tecnica all’ENEA. Dal 1° gennaio 2026 sarà possibile inviare le spese sostenute entro il 2025 tramite il portale bonusfiscali.enea.it, con scadenza entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Per le spese sostenute nel 2026 su lavori già iniziati nel 2025, sarà necessario attendere l’aggiornamento del portale.
Resta attivo anche il bonus mobili, che permette di detrarre il 50% sulle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici fino a un massimo di 5.000 euro, a condizione che siano collegati a lavori di ristrutturazione.
Requisiti: apparecchi nuovi con classi energetiche minime: A per i forni, E per lavatrici/lavasciugatrici/lavastoviglie, F per frigoriferi/congelatori.
È possibile che nel 2026 venga confermato anche il bonus elettrodomestici, un voucher fino a 200 euro variabile in base all’ISEE, valido per l’acquisto di dispositivi ad alta efficienza energetica previo rottamazione di quelli vecchi. La misura, attiva dal 18 novembre 2025, non richiede lavori edilizi collegati.
Il bonus barriere architettoniche, che consentiva detrazioni fino al 75% per interventi volti a migliorare l’accessibilità, terminerà il 31 dicembre 2025.
Il superbonus continuerà a essere disponibile solo in casi limitati, come il completamento di lavori già avviati o situazioni eccezionali (ad esempio nelle aree terremotate). Introdotto durante la pandemia, permetteva di detrarre fino al 110% per interventi “trainanti” (isolamento termico, sostituzione impianti centralizzati) e “trainati” (infissi, pannelli fotovoltaici, colonnine per auto elettriche).
In sintesi, il 2026 sarà un anno di conferme per la maggior parte dei bonus edilizi tradizionali, mentre alcune agevolazioni straordinarie si avviano a concludere il loro percorso.
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