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Il cantiere

La Asti-Cuneo finisce dopo trent’anni: «Si chiude una ferita del Piemonte»

Da domani sarà percorribile anche l’ultimo tratto tra Alba Ovest e Cherasco gratuitamente fino ad aprile

La Asti-Cuneo finisce dopo trent’anni: «Si chiude una ferita del Piemonte»

Dopo oltre trent’anni di attesa, da domani, martedì 30 dicembre, l’autostrada Asti-Cuneo sarà finalmente percorribile lungo tutto il suo tracciato, da Asti fino a Cuneo. Un traguardo atteso da tempo da cittadini e imprese della Granda, che segna la fine di una lunga storia fatta di cantieri, stop e rinvii. Nella prima fase il tratto tra Alba Ovest e Cherasco sarà gratuito. In un breve punto prima di Cherasco il traffico scorrerà su una sola carreggiata, valida per entrambe le direzioni. L’A33 è lunga circa 90 chilometri e collega l’autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia con l’A6 Torino–Savona. Un collegamento che permetterà alla provincia di Cuneo di essere connessa in modo più efficace al resto del Piemonte, ai porti liguri e alle principali vie europee.

«Con l’apertura completa dell’Asti-Cuneo chiudiamo una ferita infrastrutturale che il Piemonte si portava dietro da oltre trent’anni. Non si tratta solo di un’autostrada, ma di un collegamento fondamentale per un territorio produttivo che per troppo tempo è rimasto penalizzato da infrastrutture incomplete. È un risultato che dimostra come, quando c’è una regia chiara e una collaborazione efficace tra Stato, territori e concessionari, anche i cantieri più complessi possono arrivare a conclusione», ha detto il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. Il tratto più difficile da realizzare è stato quello finale, tra Alba Ovest e Cherasco. I lavori, del valore di 220 milioni di euro, sono stati completati in circa 15 mesi, la metà del tempo previsto. Ogni giorno hanno lavorato nel cantiere circa 400 persone, con il coinvolgimento di numerose aziende e fornitori.

Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è intervenuto, ricordando le difficoltà iniziali: «Quando nel 2019 ho assunto la guida della Regione, l’autostrada Asti-Cuneo era ancora un’opera incompleta: mancavano autorizzazioni, risorse economiche e un progetto davvero realizzabile per gli ultimi lotti. Oggi, sei anni dopo, possiamo dire di aver portato a termine un’infrastruttura che questo territorio aspettava da decenni». Anche gli assessori regionali alle Infrastrutture, Enrico Bussalino e Marco Gabusi, sottolineano i benefici per i cittadini: «La nuova autostrada ridurrà il traffico sulle strade secondarie e nei paesi attraversati, migliorando la sicurezza e la qualità della vita».

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