Vendemmia 2025, stretta dei Carabinieri sul lavoro nero nelle Langhe

La tutela delle eccellenze vitivinicole passa anche attraverso il rispetto delle regole e della dignità del lavoro. Con la conclusione della stagione della vendemmia, i Carabinieri della Compagnia di Alba, in stretta collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Cuneo, hanno tracciato il bilancio di un’operazione capillare volta a contrastare il lavoro nero e il fenomeno del caporalato tra i filari delle Langhe.

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Il dispositivo di controllo ha interessato 41 aziende agricole del territorio, coinvolgendo attivamente le Stazioni locali in oltre 40 servizi di verifica mirata. Sotto la lente d’ingrandimento dei militari sono finiti non solo i contratti d'impiego e la regolarità dei rapporti di lavoro, ma anche il rispetto delle norme di sicurezza e le modalità di trasporto dei braccianti agricoli.

In totale sono stati controllati 326 lavoratori. Gli accertamenti hanno permesso di individuare 10 addetti non in regola, portando alla contestazione di 12 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 49.358 euro. Si tratta di interventi che mirano a colpire chi sceglie scorciatoie irregolari, danneggiando sia i diritti dei lavoratori stagionali sia la concorrenza leale nei confronti delle numerose aziende virtuose del comparto.

L’azione si inserisce nel più ampio piano di prevenzione disposto dal Comando Provinciale di Cuneo, in applicazione delle normative contro lo sfruttamento in agricoltura. L’obiettivo resta quello di salvaguardare la reputazione e la qualità di un settore che rappresenta il marchio del Piemonte nel mondo, garantendo che ogni bottiglia di vino sia il risultato di una filiera trasparente e sicura.

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