Cerca

«Otto torinesi su dieci non possono utilizzare il Superbonus 110%»

Superbonus
Ristrutturare casa con il tanto decantato Superbonus? “Impresa” impossibile. Un gioco di parole che riassume la fatica che stanno facendo i torinesi a trovare un’impresa disponibile a effettuare i lavori di edilizia. Il provvedimento inoltre ha innescato un vero e proprio gioco al rialzo sul prezzo delle materie prime che sono arrivate a costare fino a cinque volte il loro valore. Legge della domanda e del l’offerta ma soprattutto una speculazione a livello internazionale che coinvolge tutta la filiera delle costruzioni.

Imprese introvabili

«Dobbiamo dire sempre di no ai clienti - spiega Marco Cossa, general contractor e presidente Ascomed Torino -, siamo riusciti a soddisfare soltanto il 20% delle richieste ma il restante 80% non può usufruire del Superbonus perché le poche imprese che sono riuscite a sopravvivere alla crisi sono tutte impegnate nei lavori». A risentire maggiormente sono le ditte di medie dimensioni. «Le imprese da 15 persone sono praticamente scomparse - spiega Cossa -, e quelle più piccole fanno una grande fatica a resistere. Il lavoro certo non manca ma è molto complicato gestirlo e molte si sono arenate». Un bel problema considerando che settembre è un mese propizio per la ripartenza dei cantieri dopo lo stop delle vacanze. «Così ci restano pochi mesi per finire i lavori considerando che il Superbonus scadrà nel 2022, salvo proroghe».

Tempi infiniti

Con il boom dell’edilizia anche i tempi di attesa si sono dilatati notevolmente con tutti i problemi del caso. «Nei magazzini edili rispondono dopo tre mesi e per consegnare il materiale ci vogliono sei mesi perché hanno troppe richieste - spiega il general Contractor -; queste tempistiche sono un incubo perché oltre a far perdere tempo si rischia di uscire fuori dal Superbonus».

Manca il personale

Un altro nodo da sciogliere è quello del personale. «Muratori, ingegneri, elettricisti e autisti di camion sono introvabili ormai - spiega Cossa -, e per formare nuovo personale che sappia lavorare in cantiere ci vogliono anni. Per tutti questi motivi bisogna assolutamente estendere il provvedimento al 2025».

Speculazioni

Le ultime elaborazioni dell’Ance, che confrontano la situazione di novembre 2020 con quella degli ultimi mesi, sono molto eloquenti: +243% per l’acciaio tondo per cemento armato, +128% per il polietilene, +38,6% per il rame, +73,8% per il Pvc. «Il prezzo del legno per fare i tetti, che arriva tutto dall’Austria, è addirittura quintuplicato, e il ferro è aumentato del 120% - sottolinea Cossa -, se per un metro cubo di tavole da ponteggio prima si spendevano 150 euro, ora ce ne vogliono 500. Sono speculazioni belle e buone. Ma se ci fosse una proroga del Superbonus i prezzi scenderebbero».
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.