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Torino pronta a fare l’auto del futuro: «Bisogna investire, useremo il Pnrr»

cirio vtm

La realtà che si sussurra qui alle Ogr, nel giorno di apertura del Vtm, il Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, è che certo Stellantis è un grande attore sulla scena dell’automotive e la sua presenza non può che far del bene, ma alla fine è al gruppo guidato da Elkann e Tavares che conviene stare qui, per le competenze tecnologiche e le risorse (anche di investimenti) necessarie per il rilancio dell’automotive che affronta la sfida del futuro.

A snocciolare i numeri del Piemonte è stato il governatore Alberto Cirio, quasi padrone di casa della business convention che è promossa dalla Regione assieme alla Camera di Commercio e organizzata dal Ceip, il centro per l’internazionalizzazione, assieme ad Abe e Ice Italian Trade Agency, con Intesa Sanpaolo nei panni di main sponsor. «Un terzo delle imprese dell’automotive sono in Piemonte - ha detto Cirio -, il 40% del fatturato di settore (circa 13 miliardi, 22 comprese le attività indirette, ndr) è prodotto in Piemonte e il 40% dei 60mila addetti sono qui» e per questo patrimonio, al di là dei piani di Stellantis, occorre dare una scossa, nel vero senso della parola: la svolta elettrica arriva in anticipo, la mobilità del futuro deve essere sempre più sostenibile e ipertecnologica, ma il settore soffre (Mirafiori gigante dimezzato, la filiera dell’indotto che patisce a ricaduta). Dalla Regione proprio ieri sono stati annunciati 25 milioni di euro per le aziende in crisi (di cui 5 destinate all’acquisizione di imprese in difficoltà), ma il piano è più ampio: «Con le risorse del Pnrr e i fondi europei, uniti all’eccellenza nella ricerca di Università e Politecnico, daremo sostegno a un comparto che è una risorsa straordinaria per l’economia e i posti di lavoro. Avremo occupazione e ricchezza se investiremo nel mondo dell’imprenditoria, e in Piemonte lo sappiamo fare» ha ribadito Cirio. Gli ha fatto eco Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio: «L’incontro con Stellantis ha ribadito la centralità di Torino non solo in ambito produttivo, ma anche ingegneristico e di progettazione». «Il settore sta andando verso un cambiamento epocale e le imprese piemontesi hanno già raccolto la sfida» commenta Marco Gay di Confindustria Piemonte. Quello del Piemonte, dice Stefano Serra, vicepresidente dell’Unione Industriale di Torino e consulente per l’aerospazio, «è un distretto unico nell’Unione Europea e la tecnologia è una grandissima opportunità per l’automotive, ma anche per il settore dei veicoli pesanti, quello ferroviario e la urban air mobility».

Ricerca, progettazione, un patrimonio umano di competenze invidiabile e un tessuto di start up in continua crescita rappresentano i punti forti per cui trecento aziende internazionali si sono date convegno a Torino. E la sfida non è solo attrarre investimenti, ma anche esportare competenze e prodotte: un mercato che vale 50 miliardi di euro, con il 2021 che ha visto un +20% sull’estero per le imprese piemontesi, come ricordato da Giorgia Garola, vicepresidente del Ceip.

La business convention proseguirà oggi, con meeting e confronti di alto livello e migliaia di incontri “b2b”, faccia a faccia come gli “speed date”, dove invece di relazioni si offre tecnologia per le batterie, per alimentazione a idrogeno, design per supercar, cinture di sicurezza e sedili, piattaforme di cybersecurity, creatività. È un caso che, stavolta, Stellantis sia addirittura partner industriale?

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