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04 Gennaio 2023 - 07:37
Aumenta la bolletta del gas. In base all’andamento medio del mercato all’ingrosso italiano nel mese di dicembre e per i consumi dello stesso mese, per la famiglia tipo - in tutela - si registra una crescita del 23,3% della bolletta, rispetto a novembre. A comunicare la stangata è l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), spiegando che, a dicembre, il prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è fissato in 116,6 euro/MWh. Secondo uno studio dell’Unc (Unione Nanazionale consumatori), per una famiglia media, il +23,3% significa spendere su base annua 400 euro in più. La spesa totale nei dodici mesi (dal primo dicembre 2022 al 30 novembre 2023, nell’ipotesi di prezzi costanti) arriva alla cifra stellare di 2.113 euro, che sommati ai 1.434 della luce già scattati dal 1° gennaio 2023, determinano una stangata complessiva pari a 3.547 euro, secondo i conti dell’Unione consumatori. «È una Caporetto» commenta Marco Vignola, responsabile del settore energia Unc.
Una situazione meteorologica particolare e minori consumi industriali «pesano nella formazione del prezzo del gas» spiega il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, intervistato da Tg24 economia. Sono due fenomeni «che portano un beneficio ma sono sintomo di un malessere climatico e industriale» prosegue, invitando tuttavia ad avere «una grande prudenza, siamo a metà dell’inverno e le cose vanno meglio di quanto ci si aspettava». I consumi bassi «mantengono tutto il loro valore» aggiunge ancora Besseghini, rilevando «le risorse messe in maniera importante dal governo sulla parte industriale e i consumatori vulnerabili». A questi ultimi, il presidente dell’Arera ha rivolto l’invito a provvedere quanto prima a fornire l’Isee per il 2023, che è condizione per avere il bonus. «Prima lo si chiede e prima i meccanismi tecnici possono essere attivitati».
La spesa per il gas della famiglia tipo (che ha consumi medi di 1.400 metri cubi annui) nell’anno compreso fra gennaio e dicembre 2022 è stata di circa 1.866 euro, in crescita del 64,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, analizza ancora Arera. Secondo la stima fatta da Facile.it invece il budget era di circa 1.320 euro, il 109% in più rispetto al 2021. Mentre per il gas - considerando anche la tariffa di dicembre 2022 - l’aumento è stato di circa il 60% per un totale di 1.790 euro. «Nel 2022 le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti con tariffe mai così care» spiega Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it. «E anche per il 2023 - nonostante alcuni segnali positivi come ad esempio il calo del prezzo dell’elettricità nel mercato tutelato per il primo trimestre dell’anno - i fattori di incertezza rimangono numerosi e le bollette elevate, pertanto il consiglio è di non abbassare la guardia, continuare ad essere virtuosi in ambito domestico e monitorare le offerte del mercato libero così da cogliere eventuali opportunità di risparmio» conclude.
Se l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente avesse utilizzato il vecchio metodo di aggiornamento della tutela gas (trimestrale ex-ante anziché mensile ex-post) durante tutto l’ultimo trimestre del 2022 si sarebbe applicata una componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale (Cmemm) di oltre 240 euro al megawattora. Il metodo adottato dall’Autorità ha consentito, invece, di applicare una Cmemm di 78 euro/MWh in ottobre e di 91,2 euro/MWh in novembre, spiega l’Autorità. L’Arera ricorda anche che come previsto dalla Legge Bilancio, per il primo trimestre 2023 ha già azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas. La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento, applicata ai clienti ancora in tutela, ricorda l’Autorità, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano e pubblicata entro i primi due giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.
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