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Economia

Orso e Toro: gli animali che governano i mercati finanziari

Scopri perchè questi animali raccontano l’alternarsi di crescita e declino nelle borse valori

Orso e Toro: gli animali che governano i mercati finanziari

Nel mondo della finanza, uno degli aspetti più affascinanti riguarda il linguaggio utilizzato per descrivere le dinamiche dei mercati. Tra le espressioni più comuni, spesso si sente parlare di mercato toro o mercato orso, termini che non solo colorano il discorso economico, ma che nascondono anche una lunga storia di simbolismi legati al comportamento degli animali.

Questa tradizione è molto antica: il termine "bull market" (mercato toro) e "bear market" (mercato orso) sono usati per esprimere le fasi di crescita e declino delle borse valori, ma il loro utilizzo nel linguaggio finanziario è intriso di curiosità e simbolismo.

Il mercato toro simboleggia una fase in cui i prezzi delle azioni salgono, gli investitori sono ottimisti e l’economia in generale si trova in un periodo di espansione. Questo termine è stato utilizzato fin dai primi anni del XIX secolo, soprattutto in riferimento ai mercati azionari britannici e americani. L'immagine di un toro che spinge con le corna verso l'alto evoca il concetto di forte spinta al rialzo, dove gli investitori si sentono sicuri e pronti a fare acquisti, anticipando una crescita futura.

D'altro canto, l'orso colpisce con le sue zampe dall'alto verso il basso, un movimento che esprime il declino e la discesa dei valori azionari, caratteristici di un mercato ribassista. Le sue origini sono avvolte nel mistero, ma si ritiene che risalgano al XVI secolo in Inghilterra, quando si faceva riferimento al commercio di pelli di orso. I venditori, che avevano venduto a credito animali che non avevano ancora preso, rappresentavano una forma primitiva di vendita allo scoperto, una pratica in cui si scommette sul calo dei prezzi. Gli orsi, quindi, rappresentavano chi scommetteva contro il mercato.

Questa metafora, pur essendo usata da secoli, è diventata particolarmente rilevante durante il XX secolo, quando i mercati azionari hanno vissuto diverse crisi, tra cui il famoso Craso del 1929 che ha segnato l'inizio della Grande Depressione. In un mercato orso, la fiducia degli investitori diminuisce, le economie si contraggono e i tassi di disoccupazione aumentano. 

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