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Economia
08 Aprile 2025 - 21:16
Quando si parla di "Borsa", la nostra mente spesso corre a immagini di schermi pieni di numeri in continuo movimento, a scene di panico e tensione come nei film americani, con miliardi che evaporano in un istante. Tuttavia, la realtà è molto diversa. La Borsa è, infatti, un mercato regolamentato dove si scambiano strumenti finanziari, come le azioni, che rappresentano quote di proprietà di un'azienda, e le obbligazioni, che sono prestiti concessi a società o Stati.
Si può pensare alla Borsa come a una gigantesca piazza del commercio finanziario: invece dei tradizionali banchi di un supermercato, troviamo le aziende quotate, e al posto degli acquirenti ci sono gli investitori, che acquistano e vendono "fette" di queste aziende in base alle loro previsioni sul loro valore futuro.
La Borsa svolge è il luogo in cui le aziende riescono a raccogliere i capitali necessari per crescere e innovare. Invece di chiedere prestiti alle banche, le imprese possono vendere una parte della loro proprietà (le azioni) in cambio di denaro, che poi investono nel loro sviluppo. D'altro canto, chi acquista azioni ha la possibilità di partecipare ai successi dell'azienda, incassando dividendi o rivendendo le proprie quote a un prezzo maggiore.
Anche chi non possiede azioni può essere influenzato dall’andamento della Borsa. Fondi pensione, assicurazioni e piani di risparmio utilizzano i mercati finanziari per far fruttare i loro capitali. Quando i mercati sono in crescita, l’economia ne trae beneficio: c'è più credito disponibile, maggiore occupazione e una maggiore fiducia tra gli investitori.
Per comprendere appieno cosa si scambia in Borsa, è utile fare chiarezza sulla differenza tra azioni e obbligazioni. Le azioni rappresentano una quota di proprietà di un’azienda, e quindi chi le possiede diventa parte del suo capitale. Acquistare azioni può portare a guadagni elevati, ma anche a rischi notevoli. Le obbligazioni, invece, sono titoli di credito: chi le acquista presta denaro a un’azienda o a uno Stato, che restituirà la somma con gli interessi. Le obbligazioni sono generalmente considerate investimenti più sicuri, ma con rendimenti inferiori rispetto alle azioni.
In altre parole, le azioni sono una forma di partecipazione al rischio d’impresa, mentre le obbligazioni sono prestiti con una promessa di restituzione del capitale più gli interessi.
Durante periodi di turbolenza economica o di incertezze politiche, spesso si sente dire che "la Borsa ha perso miliardi". Ma in realtà, questo non significa che questi soldi siano spariti fisicamente. La frase è una metafora: quando il valore dei titoli azionari diminuisce, chi possiede quei titoli potrebbe vendere e incassare meno rispetto al giorno prima. Tuttavia, finché non si vende, la "perdita" è solo teorica. Ogni volta che qualcuno vende in perdita, c’è qualcun altro che acquista a un prezzo ridotto, scommettendo sul futuro.
Immaginiamo un esempio: se un'azienda vale 1.000 euro oggi e domani il suo valore scende a 900, si dice che sono stati "bruciati" 100 euro. Ma questi soldi non sono spariti; il loro valore è cambiato a causa di nuove aspettative economiche o di notizie che influenzano la fiducia degli investitori nell’azienda. Il valore di un'azione dipende da quanto gli investitori credono nel futuro dell’impresa, e quando queste aspettative si abbassano, il prezzo scende. Ma senza una vendita effettiva, la perdita resta solo sulla carta.
Anche se spesso si parla della Borsa come se fosse un’unica entità, esistono in realtà diversi mercati azionari nel mondo. I principali sono:
New York Stock Exchange (NYSE): la Borsa più grande al mondo.
Nasdaq: specializzata in titoli tecnologici (come Apple, Amazon, ecc.).
Tokyo, Londra, Milano (con l'indice FTSE MIB), e altre.
Ogni Borsa ha i suoi indici di riferimento, che sintetizzano l’andamento dei titoli principali del mercato. Quando si dice che "la Borsa sale" o "la Borsa scende", si fa riferimento a questi indici, che misurano i cambiamenti nei prezzi delle azioni più significative.
Nel vasto "supermercato" finanziario ci sono vari attori: le aziende che emettono le proprie azioni, gli investitori istituzionali (banche, assicurazioni, fondi d’investimento), i piccoli risparmiatori, che investono tramite piattaforme online o consulenti, e i broker, che facilitano le transazioni tra chi compra e chi vende. Oggi, con l’avvento della digitalizzazione, anche un investitore privato può operare direttamente sul mercato, a pochi clic di distanza. Tuttavia, nonostante la semplicità d'accesso, investire in Borsa richiede competenza, attenzione e una visione chiara degli obiettivi finanziari.
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