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Vini in Italia
11 Aprile 2025 - 14:05
Il settore dei vini dealcolati in Italia si trova attualmente in una fase di stallo, con numerose problematiche legate a lacune fiscali e normative. Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), ha espresso preoccupazione durante il Vinitaly, sottolineando che la filiera nazionale è bloccata da un impasse legislativo che rende impraticabile l'applicazione del decreto firmato a dicembre scorso.
Paolo Castelletti, segretario generale di Uiv, ha evidenziato che, senza un intervento da parte del Ministero delle Politiche Agricole sul fronte delle disposizioni fiscali, le aziende italiane non saranno in grado di iniziare a produrre prima del 2026. Le problematiche sono legate a un vuoto normativo che impedisce alle imprese di operare liberamente, nonostante gli investimenti in macchinari specifici per la dealcolazione. "Serve una norma ponte per definire il quadro fiscale durante questa fase transitoria", ha spiegato Castelletti, sottolineando che la burocrazia pubblica sembra agire in modo disorganizzato, con un disallineamento tra le istituzioni coinvolte.
Un'analisi dell'osservatorio Uiv-Vinitaly, presentata al Vinitaly, ha rivelato che il mercato globale dei vini NoLo (no e low alcohol) è in forte crescita. Attualmente, il settore ha un valore di 2,4 miliardi di dollari e si prevede che raggiunga i 3,3 miliardi di dollari entro il 2028.
Il mercato è dominato dagli Stati Uniti, che rappresentano oltre il 60% delle vendite a valore, seguiti da Germania, Regno Unito, Australia e Francia. In Italia, invece, il consumo di NoLo è ancora marginale, pari allo 0,1% delle vendite totali di vino, con un valore di 3,3 milioni di dollari. Tuttavia, le previsioni indicano una crescita significativa nei prossimi anni, con una stima di 15 milioni di dollari entro il 2028 e un tasso di crescita annuale atteso del 47,1%.
La salute è uno dei principali motivi per cui i consumatori scelgono i vini NoLo, con oltre il 30% di preferenze legate a uno stile di vita sano. Inoltre, la preoccupazione per la guida è un driver importante, citato dal 45% dei consumatori italiani e dal 36% degli americani. Il packaging e la presentazione sono altrettanto rilevanti, in quanto i consumatori sono attratti dall'idea di un prodotto nuovo e innovativo.
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