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La decisione
20 Aprile 2025 - 16:02
Foto di repertorio
DHL non ci sta e risponde con decisione ai dazi introdotti dagli Stati Uniti. Il colosso tedesco delle spedizioni ha fatto sapere che lunedì sospenderà l’invio di pacchi di valore superiore a 800 dollari (circa 700 euro) destinati a clienti privati negli Stati Uniti. Una decisione che, pur temporanea, rischia di avere ricadute significative per migliaia di spedizioni globali.
La multinazionale precisa che la sospensione non coinvolgerà i carichi diretti alle aziende – sebbene anche in quel caso siano previsti possibili rallentamenti – né i pacchi destinati ai privati che restano sotto la soglia degli 800 dollari. A cambiare le carte in tavola è stata la nuova normativa doganale statunitense, conseguenza diretta dei dazi imposti dall’amministrazione Trump.
Dal 5 aprile anche le spedizioni con un valore superiore agli 800 dollari necessitano di una complessa documentazione. Procedimento che ha creato un ingorgo burocratico alle dogane che, secondo DHL, ha reso i costi operativi insostenibili.
Ma le prospettive non promettono tregua. Le autorità americane stanno valutando l’estensione dei controlli anche alle spedizioni sotto gli 800 dollari, con un occhio di riguardo verso le merci provenienti dalla Cina. Il bersaglio sono le piattaforme di e-commerce come Shein e Temu, che operano con margini ridotti e si basano su un alto volume di ordini a basso costo, spesso diretti proprio al pubblico statunitense.
DHL ha definito la sua decisione come una sospensione temporanea, ma resta da capire se si tratti di una misura-ponte in attesa di chiarimenti normativi o del segnale di un cambiamento strutturale nei flussi commerciali globali. Di certo, l’effetto domino dei nuovi dazi statunitensi comincia a farsi sentire. E, nel gioco delle dogane, a farne le spese rischiano di essere consumatori e piccoli commercianti.
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