l'editoriale
Cerca
Fintech
26 Maggio 2025 - 08:10
Il mese di maggio 2025 sarà ricordato come una pietra miliare nella storia del Bitcoin, quello lo abbiamo capito (ma non è ancora finito). Il criptoasset per eccellenza ha superato la soglia simbolica dei 111.000 dollari, segnando un nuovo massimo storico e aprendo scenari che fino a pochi mesi fa sembravano pura speculazione. Al momento della stesura di questo articolo, la quotazione si attesta attorno ai 108.943 dollari, un dato che da solo racconta il momento di forte spinta del mercato. Ma la vera domanda è: si tratta solo di un picco temporaneo o siamo all’inizio di una nuova fase esplosiva?
A fornirci una chiave di lettura articolata e lungimirante è Simon Peters, analista dei mercati crypto per eToro, che osserva:
“Il Bitcoin ha raggiunto oggi un nuovo massimo storico, ma questo potrebbe essere solo l'inizio di qualcosa di molto più grande.”
Secondo Peters, sono numerosi i fattori che potrebbero alimentare una nuova, poderosa fase rialzista per Bitcoin. Al centro dell’analisi c’è la politica monetaria globale, ma anche il crescente interesse istituzionale e il contesto macroeconomico, sempre più instabile.
Il recente declassamento del rating creditizio degli Stati Uniti, unito all’enorme ammontare di debito da rifinanziare nel corso dell’anno, potrebbe innescare una crisi di fiducia verso i tradizionali titoli del Tesoro. In uno scenario del genere, il fallimento di un’asta – ovvero un numero insufficiente di acquirenti – obbligherebbe la Federal Reserve a intervenire, comprando direttamente i titoli e immettendo nuova liquidità nel sistema. Un’eventualità che storicamente ha avuto un effetto rialzista sul prezzo di Bitcoin, da sempre sensibile all'espansione del bilancio della Fed.
Ma non è solo l’America a dettare le regole. Peters sottolinea anche come molte economie avanzate – Cina, Regno Unito, Europa, Australia – stiano gradualmente abbassando i tassi di interesse e allentando le condizioni finanziarie, un contesto ideale per la crescita dei criptoasset.
Parallelamente, continua Peters, l’offerta fissa di Bitcoin attrae capitali alla ricerca di un rifugio stabile in un mondo economico sempre più incerto. Non sono più solo gli investitori retail a muoversi, ma anche aziende quotate, che scelgono di trasformare parte delle loro riserve di cassa in BTC, e grandi fondi pensione e fondi sovrani, che acquistano esposizione attraverso gli ETF spot, rastrellando quantità sempre maggiori dell’offerta circolante.
“Resta da vedere dove il prezzo raggiungerà l'apice di questo mercato toro. Ma se Bitcoin dovesse davvero affermarsi come valuta o asset di riserva globale, la sua capitalizzazione dovrebbe superare di molto i 2,2 trilioni di dollari attuali”, conclude Peters.
A corroborare questa visione ottimista arrivano anche le previsioni di alcuni fra i più noti analisti finanziari. Anthony Scaramucci, fondatore di SkyBridge Capital, ha dichiarato che secondo le sue stime il valore di Bitcoin potrebbe raggiungere tra i 180.000 e i 200.000 dollari entro la fine del 2025. Non da meno Standard Chartered, che conferma un obiettivo simile.
Anche Tom Lee di Fundstrat ha recentemente sottolineato come, in presenza di un'amministrazione americana favorevole al settore crypto e un quadro macroeconomico stabile, il prezzo possa puntare fino a 250.000 dollari.
Nonostante l’entusiasmo che si respira nei mercati e tra gli osservatori, resta il fatto che il Bitcoin – come tutte le criptovalute – rimane un asset altamente volatile e speculativo. La storia recente ha dimostrato che le correzioni possono essere violente e improvvise, e che il sentiment degli investitori può cambiare nel giro di poche settimane.
Tuttavia, è innegabile che Bitcoin, con una capitalizzazione di mercato che ha ormai toccato i 2,17 trilioni di dollari, stia consolidando il suo status di bene rifugio alternativo in un mondo in trasformazione. Se le tendenze attuali dovessero proseguire, il 2025 potrebbe diventare l’anno della definitiva consacrazione del Bitcoin nel mainstream finanziario.
Lo scenario è in evoluzione e, già a partire da oggi, lunedì 26 maggio, ne parleremo ancora. Intanto però sappiate che la domanda, in questi giorni, non è più se Bitcoin continuerà a crescere. Ma quanto ancora potrà farlo (e comunque la vecchia regola "vendi e poi pentiti" non è mai passata di moda).
________________________________________________________________________________________________
Questo articolo è stato realizzato con l’ausilio di strumenti basati su AI, integrando fonti attendibili e analisi verificate da giornalisti della redazione. Tecnologia e competenza al servizio di una informazione economica chiara e affidabile.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..