l'editoriale
Cerca
Economia
26 Maggio 2025 - 23:40
La finanza tradizionale non vuole più restare a guardare. Alcuni dei principali istituti bancari americani – tra cui JPMorgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo – stanno valutando la creazione di una stablecoin congiunta. L’obiettivo? Contrastare l’ascesa inarrestabile delle criptovalute, che rischiano di sottrarre alle banche una parte crescente di depositi e transazioni, soprattutto in vista di un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, scenario che potrebbe favorire l’espansione del settore cripto.
L’iniziativa, che coinvolge anche soggetti strategici come Early Warning Services (la società dietro al sistema di pagamento Zelle) e The Clearing House, rappresenta un tentativo concreto di colmare il ritardo accumulato negli ultimi anni. Un ritardo dovuto, in buona parte, al peso delle normative restrittive che hanno frenato le incursioni bancarie nell’universo digitale.
Le stablecoin sono valute digitali ancorate a monete ufficiali, come il dollaro, e garantite da riserve liquide – contanti o titoli di Stato – che ne mantengono la stabilità. Vengono usate per proteggere valore o acquistare altri token e, secondo molti analisti, potrebbero rappresentare il punto di incontro ideale tra la solidità della finanza tradizionale e l’innovazione del mondo cripto.
Al momento, le trattative tra gli istituti coinvolti sono ancora nelle fasi preliminari. Ma l’interesse è concreto. I vantaggi potenziali includono pagamenti più rapidi, soprattutto a livello internazionale, e una gestione più efficiente delle transazioni quotidiane. Resta però aperto il nodo regolatorio, tra incertezze normative e timori legati alla sicurezza.
Questa mossa segna un passaggio simbolico ma decisivo: le banche iniziano a esplorare con più decisione la logica decentralizzata delle criptovalute. E se il progetto si concretizzerà, non è escluso che ad aderire possano essere anche altri istituti, in un modello aperto e interoperabile. Parallelamente, alcune banche locali e regionali stanno valutando la creazione di un proprio consorzio, ma con ostacoli operativi più complessi da superare.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..